Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
- 95 importE!rebbe agli altri. che non col~ivino le terne con il proprio lavoro, 11.imitiazioni di clisponibilità e dì godimento indubbiamente assai gravj; fino alla ev,e-ntuale privazione della proprietà stessa. . . D 'a.lt, ra pa:rte oecorre tener presente - già ùo ho accennato a p1u ri pres e - che non basta prendere urr qlllaJsiasi bracciante ed ~argli un 1pez~o di terra p8!r fo1rne un ag rico1tore; ch e,_.al con– trario, o:::.ocirresviluppane giraduialmente e -v ,erj:fi.cwealla ,prova dei fatti le cognizioni teonkhe e - cosa oompile Uamente div e.rsa e non m!~no rv~c,:1:·saria - la capacità ge,rtatoria; che, 1=-~rr conv,e1rso. non è possibile eliminane di colpo proprietari ed affittuari hmpenctitori, sp2'3so dotati di alt~ c.=.pacità .n-:n f 1 2,ci:men1le so~b!tuibili; che. in– fine, occortre anche provvedeire alla futura .rinnovazione della cl-asse agricola, attraMerso un sistema che sia, per quanto possibile, sta– bile ed elastico, di un -si-sternacioè capace di un naturale, progres– s.ivo. ricambio o-iiganico. /\ F. POSTILLA Lo studio di A. F. è uno stuctio serio, in cui troviamo molti suggerimenti, Sp€cialme.ntie riguaido agli !istituti gi.uriclici, che po– trebbero essere, uti,li ,_Ferla prieparazione di un piano ,razionale di riformaJ a,gr1a1ria in Italia. L'i,mpo,,lazione .che noi diamo al prob.1Erna agra1rio italiano si d:.trorcnzia ,p•21rò da ,qu.e:1.1,a di A. F. in diversi punti di imporrtanza non secondario. Ci basti qui !l'.ileva:rne dtue: 1. - Noi 1riteniamo -eh=la r[iorma debba €$:ere diretta non tanto a rlpara,re delle ingiustizie d.i cui soffrono pa.rtjcola,rj individui o par,ticoJari famigLie, quanto ia ,gettare ~e basi di una vita veramente democratica, allargando la base sulla quale poggia '1o st,rtl:Ie dando un 1più saldo equilibrio all!a costituzione €"Conomic:a italiana. Noi, cioè, gua•rdi.amo più 1 alla soP~e delle ,generazioni future che alla sO'!'te– della glBnerazione 1presente. Pdchè d mettiatmo da qu-e3to punto di vis'a, abbiamo mieno prooccupazioni di giUlStizia distributjVl3. di A. F., il q,ua1tcvorrebbe non ··i desse un vantaggio a •c,ert,e categ-o-riie di lavo-ra1!ori senza dare un equival€'nte v.antagg~O' agli altri I,avo– rato:-i, 1?ncn si fai0e0~e sicippo·rtarc un vantaggio a oert 1 e cai,egori.e di J:"lf'Cpric,tari~enza ca.1<oa;iic-<li un onere ·corrisp-::mdent.e gli altri pr::pr:ietar:. Gli obb'.cttivi che ci proponfamo di rai_ggiuinger-e oon la riforma agraria non sono di m.inorie importanza per la callelltività nazio– nal1e, con~iderata nel suo complesso. de.gli obbiettivi eh-e ci si può proporre oon u111a1 guerra diretta a dif,en dene la ilndjpendenw. del p-i:'ese:. Come una guerra non si può fa.re « per ben:i.n'QI » stando b~ attiE:nti a ;:he i danni e i v.a1ntagg i-sian o eguallJmente ripa•rtiU ·fra tutti, ma s.i dieve fare pri12ndendo' le. misure necessariie a irendere-
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