Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
a) Sot,to il -profilo della giustizia interna del sistema, balza al~ !'e,cch'.·ola spenequazione ,fra quella vasta categoria di lavoraton che riceverebbe di colpo lJa ipropcietà della terra, e molte volte, anche dei capitali di .ge;tione, e que1l'altra catJegoria che, lasciata prjva di un qu•ailsi,asivantaggio concreto e muned:iato, dovr~bbe contentarsi di un siemplice diritt. o cli pro.fr €ffenz a neilla asoogna21one di terre ·pubblich~ e di bonifica, asse .gnaz io.ne che presuppone, da un lato, la esistenza di terre p ubbliche pront e ,per esse11e messe utilmente a <:oltur1a(ipot.e:i hi-eale, -come è ben noto, per il no– stro paese) e, dall'altro latn. la esecuzione di vaste ope11edi boni– fiea, che (eome era già chioaro agli autoni del proge_tto _di G.L. e,d è ancor più chiaro oggi, jn vi~ta deJl'ulteriore imm;senme-nto della nostra ,aconvmia e delle necessità della ricostruzione) richiederanno il lavoro Pi parecchie generazioni. Un'altra, del ,p-runi str,den'e sperequazione sar,ebbe, quella che si verrebbe a crear-e tra imprenditJorj di commerci.o e <ti industria,_ da un lato, e imprenditori agrari da.H'altro; i ,primi la~lciati alJla te– sta idleHe lor imprese, i secondi immediatamente e$propriaU, sia pure con jndennità. Olia, ammesso anche che possa esserci una dif– ferenza di grado, spesso, se non .sen>p1'0,nel contributo personale di quelli e di questi, e correlativamente che ci sia, nel.l'uno e nel– l'altro, u,na maggiore o minare probabilità che le maestranze ab– biano rad acquisire 'llia v:ia l'attitudine ;id una gestione indipen– dente, resta ·sempre <:he si è d i fronte , in enlt-rambe le iipotesi,,a un imprenditore ahe organizza il 1iavo.ro dei sala!riati, che esplica nella a·zie,nda ,~a -~rua attività person ale, e c he può perfino (irn:p;renditor,e affittuairio) n,cn essere menomamentie :partecipe della proprietà della teara' e d<llla J"<>nd.ita che ne dteriva. Quindi se in vista di quella, tuttavia disputabiile, diffe<renza neJ.l'importan~a dei rispet– tvL ccn.t.ributi di attività personale dell'imprenditore. Si può gi.u– stificar.e nel oopo agnario runa più coraggiosa adozione di forme in– termsd'e, ,preparatorie di una gestione indipenderute da rparte dei lavoratori, non mi pare si pc>S:>a giustificare una radicale differenza di trattamento. Ma contro questa differ€!11Zadi trattamento mili– tano pure (e _forse in :rn,odoanche- 1 più decisivo) ragioni di carattere 1 ecni-co-economico, che, come tali, rientrano nel success·ivo ordine di rilievi. b) Quando invero i redattori del ,pmgetto di G.L. disegnano per le aziende a sala,riati /per fo più medie e g,,andi aziende) 'l ll'la pro– pr'età collettiva dei lavoratori da gestirsi sotto la direzio.ne di tec– n:d, presuppongono anche essi un dato. del rest o di oom. une no– ?.ione: e cioè che i sala.inia.tinon hanno normalmente nè le attitu– dini tecniche, nè le attitudini ,più ipropriamente economico-ammi– nilstrative occorrenti l})er la gestione. Ma così essendo si ,pr.esen- t.anv 9Ubito tre Tiliev:i sostanzi,ali: ' · 1. - Gli stessi Tedattori del progetto G.L. riconoscono senza a-mbagi clte « tra ; prc,prieta.-i e i fittavoli ... sono ct>mp,,esi aloune decine di migliaia di tecnici a-irrari 'di•gi,ande valo~ indi.spe>nsabili
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