Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

- 127 APPUNTI · ~Il. Partif.'O_d'Azione è un movimento <p0lnico nuovo ispirato· al_ pr1nc1p10 d<il umtà inscindibile tra la libertà politica e la giu– st= soc1alle. Nel crollo del vecclrio mondo prefascista. esso è ~. per l'affermarsi di energie nuove, d:alla confluenza delle più vitali corrrnti r<.pubblìcane, socialiste, liberal.socialiste e di radi– calismo liberale, che in Gi.ustizic, e Llbertà avevano glà iniziato il loro p·rc<0esso,di unificazione e che, c:m il'apporto di altn antichi e giovani movimenti, si sono rjfuse attraverso Le dure prove della lotta contro l'oppressione fa..~ista ». Questo è il benor.e del primo di sedici ,punti programmatici fis– sati daffe: 1 ecut:vo nazicnale del Partito d'Azione risiedenti a Roma, subito dopo la liberazione della capitaiLe. E' una formula– zione abbastanza esatta d~llc origini, della formazione storica del nosbro partito. (Dida.mo abbastanza 1esatta, perchè in r ealtà non è– COJ'nil)li.eta:manca ogni accenno alla nostra esperiienza internaz.io – naJe. alla nostra partecipazion•e ,allla gu<'Tia .spagn,c!La e francese) . Abbiamo uniificato, stiamo unificando J.e più sensibili correnti li– bertaòe e ~ocialist!chie e d2>mocratiche. Tale un.ificaz.ione non è pe– .raltro i::ossibile seinza una critica delle posiz,ioni tradizionali de! !'J'Ogre,sismo. Ed infatti il secondo dei punti pr-0gramma1ici. dopo ayer constatato ohe « il Partito d'Azioni? aspira alla fondazione di una oodetà di J.lOmini lib9ri, in cui l'uguaglfanza politica :e soci* dei d~di:ni segna la fiille di ogni opprcss1one dell'uomo sull'uomo», continua dke:1.do che « i lavoratori hanno appreso dalle passate esperienze che que lle aspirazioni - motivo Vlita.l,e del socialismo - non pr-,.,srcn:> realizzarsi nel quadro dei princìpi e metodi tradizio– nali dei Viecchi partiti». Ma hisogna -confe.ssafle francamente che il no;tr-0 Esecutivo ro– mano non hai una J1Jozionesuffioetnt:emente ap,profondita d!el per– ehè della crisi morta:Ie dei movimenti traçliz.ionali che piieSumiamo aver sup2'.I'ato. Il secondo puntlo in questione continua, difatti. in qu:e~.to modo: « Esprimendo la nuova coscienza critica de1le masse, il Partito d'A?Jione riocncsoe com.e 1 principali motivi de.Ila sconfitta ~ub:tia. dalla democraz:a, da una parte rastrattismo che. scavò un solco illJolmabile Ira proletariato e pie.cola-media borghesia. 1e: dal~ l'altra la timidezza che respinse le masse in mo,vimen,to su ste.ril.i posizkmi negativ-e ». L'astrattismo ,e Ja timide.zza sono definizioni giuste in ca.ffi 1particolari, ma in liJ11eagenerale troppo.. astratte. La ragione primordiale d<!l fallimento dell,, rivoluzioni demo– craUche e soclali-tiche dal 1919 al 1936 è nella loro incapacità di uscire dai quadri .nazionali, di puntare sull'unificazione dell'Eu– ropa. Il pacifismo dei socialisti indipendenti !,€deschi nel 1919. il ntn-lnt,srvento dei socialisti austriaci nei con.itronti de ll'Unghe ria ~ovietica, l'incomprensionie manifestata dai socialisti italfa.ni nei confn:nt: ,òella .guerra prima e ,delle ca~e internazionali delJ.-acrisi in Italia, poi il non-jnterv-ento dtell a Francia <li Fronte popolare verso la S,:pa.gna rivoluzionaria, d.el 1936. sono i m.otivi essenziali daelle sconfitte subite e d1e.lsorg ere del nazifascismo. che intende-

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