Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
1111- solto, ma anche senza un tale contro\Jo si 1pot~eb'bebenissimo si– stem,are la cosa, qualora esistesse! tun oo,g:ano comp~1le~e iche ~– nesse ,bene aperti gli occhi per snnascheraTe i oasi d1 bo,cottagg10, di ve'lldtta oon~zionata, di discriminazione di !Pl""ZZÌ, manoV'.l'e qweste ,CihericOO'J'onoinfallib\lmente anche iin tale hpo di mOl!l?– polio. ,Quando slano vietate .le intese monopolistiche, qruando SJa controllato lo sviluppo delle gnandi imprese, e vengano mcora~– giate 1e piccole, i1 m1er,cato potrà ritrova~e senza gran sforzo la li– bertà di cui ha bisogno. PROPOSTE CONCRETE PER UN GOVERNO LABURISTA Quale scelta abbiamo dunque davanti " noi? &e .parti.amo· dal punto di vista C'he non si posscmo l' a 1 scta.re li-ber.i ,gli uomini ~•a~– fall1i di agia'e come vogliono, ,le soluzioni sono due. Uno è 11 Sl– stema tedesco, quello cioè di rio0u1oscerel'esistenza di cartelli, _lia– sciaindo che continuino a Hssare1 iprezzi.e quote, comrferendopero a degli organi govemrutivi arutiorità par ccmtrollarli, come disponeva la KarDeHverordnumg del novembTe 1923. E'' not.o che questo de– c:reto non fu mai seriamente applicato, mai· iammesso anche che una, J.eg ;gie del genere possa :venir :rafforzatae riesca veramente a controHare i p:r,ezzie le quote fissati da ogni gruppo esistente, è dubbio che questa sia reaJmoote urta sol'Wione desidar~bile. Af– ~ermas-lo sarebbe dimenticare che kt questione del monopolio non è soltant.o ,una ,questione do priezzl; è soip~atutto un IProbl'ema di rendirrJonto, <li ,giustizia scdaJe, è 'il prctbhmia dd evitare delle con– ~eritr.azioni dti JPOter,e contrariie alla ,l!ibertà; e un ,-,egime di concor– renza aiuta ,a ~aggiungere questo Ime molto più feJi .ceme.n.te ch:e qual'llJlqU<> ailtra forma ·di org8Jnizzazione del mercato. Rtiì.utar<>'la libera concorrenza e pneferirle dei cartetl.li . sia pu,ie ,esercitando poi dlei oonWctlH.sui iprezzi, significa. p8rd-ere di vista l'esseinza s·tessa del problema. L'altra soluzione, ed è queJ.k>Jche potrebbero sug– gerire dei soc'iaùisti, i.Sta nella nazionalizzazione alell'economia. Ma è veramente illla soluztone-, questa? A parte i lavoratori o arti– giani chie lavorano a titolo tndividua:le, vi sono attualm~nt,e ·iJn, Gran Bretagna ,più tlll1. milione cli si.:ngoleimpTese commerciiali. Dovrebbe un goviemo :socia'1ista assumere la .gestione di tutte queste impriese da un momento all'altro? Anche lasciando da parte il pmblema molto 1~1pinoro della iconventenza ecoJllOi!Jri1oa di una simile deci– si-On€!, è indubbio che le difficoltà ammimiistrat1ve costringerebbero a li:m.itaTsi •8: nazionailizzaie soltanto i ,casi più ungenti, e cioè oltre alle i.nrdustr11e di jmportanza _strategi,ca: o politi.ca , tutte quelle· in cui .i vantag:gti. del1la produz.iòne in mia 1 ssa:11endanoiil1Jeviitabile un r,egime di monopolio. P,er q,u,antopo-ssa trarvariespiacevole fa cosa, il Primo Ministro laburista si tcov<erà dunque costretto a lasdare all'impresa privata degl'd.n:U21ri settori dell',economia, mentre con– cen!rerà tufte le sue energie nelle industrie-chiave. Egii dOIVTà al– lora decidere se tutte quelle imprese che restano ai privati deb– bano funzionare in, regirn;e di concorrienza oppure di monopolio. Può darsi Cihe~gli ,preforisca mamenere in vita. i sindacati peochè la loro esistenza rendes-ebbe più -facile per lu.i' i rapporti ~oi pro-
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