Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

-111 stituir,e un picoolo staio in minia,tura, da porta,re su scala più va– sta sul ,piano nazionale, o peggio, da sostituire, con il proprio ap– paiT1alto, l_a propiria struttura <e i prop,ri uomini, ano, st1ato dteoadJuto o polvenzzato, E' qu,esto conseguente atteggiairrrento che può per– metterci, senza volontà polemiche o senza sbandieramenti di una demo.orazia interna ,(ch<encn può funzionare a pfeno in tempi di dura lotta e dlandestinità), di .diooi realmente « 1a:ntitota1itari ». Ogni totalitarismo :nac--c,e sempre dall'il1us~o,n,e settaria di sosti– tuirie il partifto, l'organizzazione, oecc.,alil.avita di tutta la società, e q,uestiai illusione si maschera ,spesso con una pretesa di :porsi a modello <liello·s1Jatoe delèa •società. Mette,,,;i suJJla strada di guasta illusione è •faicile: d'i ,fronte ad un mondo in rovina è seml_Preallet– tante cr,ear,e un mondo di <{ puri ,>, di el,etti, di far sorgere, una co– munità che si airtllColi in piccolo 'Come domani potrebbe a!rtLoolarsi 1aigrande so:cietà nazionale o mondiale. E' l'ill>lusi'.cine, che ing,enua– mente seguiila 1 porta alLe ,p'.ccole conventicole. che sviluppata, in gmnde ,e ,e® m1ente polieica porta agli insolubili conflitti tra stati e partiti totalitari, tra la nealtà opganiz~ativa e gli tideali ,chie, la ~1pi!rartmo aill'origine. Un :partito, p,el' meritane domani il titolo reale dii << antitotaJ.1i:tlarJo )> e cioè di dif.ensore della libertà sul piano p0o1>0 dla'.lle.-ivoluziorri modeme, deve fa:r piazza pulita di queste illusioni. Nan macchina di guerira, UOiI1 moldeUo ideale o miicrocosmo po– litLco, dJ ,palfltitOnon poteva essere ,che una sola cosa, WlO strumento, il mi.g~i011e poSiS,ibilestrumento per l'onganizzazione della società italiana ,e del ,costTuendo stlato italiano. Questo è in fonda, quiello che si ,è voluto dl'f,e sempr-e qulatndo si è di.mostrato che il ip. d'.a. è un 1partito d.i lotta, è un'arrma d',azione contro i nazMascisti e oon– tro ,la società che li ha generati, Lotta aperl" ,che brucia i p<:mJt:i diet110 ailLe spalle -con la vecchia soc~età 1e ~l vecchio iaipparato sta– tale, lotta a!Jerla che impedisce "] pairtito di chiudersi ,ru. sè steo"'SO e di far clii ·sè '1tesso il proprio scopo, lotta aperta che dev>etendere natur-a1men1-ie a ,creare nruov.e strutture sociiali, .polità...che.or.ganriz– z.a'tiv,e_ E quando si iilice riV101uzione, si d~oe in fondo la stessa: cosa. Il criterio 01rganizzativo centra1e non può dunque ohe essere uno so1o: cre·are lo strumento- più adatto per l'organizzazione delle masse ,e dello st1aito, da,re al paritri..to qU1e1Sta funzion'e strumentate di f.ronte ,all.la- ricostruzione delila società e dello stato. Una volta mess1si decisamente su questa skada è stato faciLe aocor.gersi clle la s-truttulìa trad:izional'e del pa, nt.i.to . organizzato teiiìritorialmemte 1 p.er unità che raccoglilessero in modo inidifferern– ziato g,li a-d!erenti e 1che in .qualche modo li rappresientass:ero di fronte al centd'o, non :era adatta ·allo scopo. L'organizzazione ter– ritorjale del iptarrtjito è rimasta, m.a ad essa si ,è .sovrapposta, o sot– to.posta, -wna otrg.anizziazione per « comitati di lavoro», rper « ser– v:izi})' i quali rappire,sientano aippunto gli st,rum,enti de1J'organ1zza– zione diretta sulla società o sugli ·ar;ganisnù dri guerra e di lotta. Comitato ,militare, corrrilllato sindaoale, comitato. cittadino, ecc., molti :sono ie a nulla serv,e eleincarli, meglio. sa:rà vedere H pro– bliema in alcuni ,casi i€1Semplari, 'O&Slervando come si sia ris'alta· d.i volta in v,C\Lta l'@titesi necessa,ria della struttura 1:er-ritoriale e

RkJQdWJsaXNoZXIy