Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944
PROBLEMI ORGAZIZZATIVI Poco ancora ·si è discusso <li problemi organizzl>tlivinel].,_stampa del ip. <l'a. In compenso molto ~i è lavorn,to in silenzio, in questo perio<lo di 1otta, per daTe al partito ·un a strutt ura K)Orrispondente alla su,a rJlunzionepo11tica. E .se i rie,ultati so.no stati lar.ghi e soddi– sfacerntilo si d-evie al! 1 f.a1Jto ,che chiia.'ri e COIJ'llU!Il.i a tutti erano alcuni prindpi fondamentali, sui quali si è lavorato e che' hannd costi– tuito i presupposti di tutta la vita interna d:el ,partito. Senza vo– lerli oggi 1riprendlere in ~ame, varrà la penai di esporli e di e.sarnl-· nare il lavoro fatto e quello che si ap,-e ora di frante a noi. -pe: romper.e il si.b:nzio in materia edJaprire Wla discussione ormai di– ventata necessaria•. Con maggiore o minore chiarezza tutti hanno sentito che i! partito non ero., lliè doV'eva esseoo una mJaKJchina di guerra per « p11endere il .potere))_ Questo convincimento poteva derivare da conoez'oni più o meno ,esatte suilla natura cle1la lotta politica (,e non erano 1ass-enrti 1pnegiudizi moralistici o resti di una « intTansi,genza » di maniera), ma esso av,eva il mento fondamentale di corrispon– dere alla Tea1e situaz.i-ornestorica. Per « prendere il 4>0tere » si sup– pone che il « potere» esista realmente e non sulla ;oarla. Ora ,che cosa era lo .stato italiano uscito da venti ,anni di fascismo ed una sconfitta ,mii!itare? Una larva di potere, come rpoi i faWi si i,ncari– carono .dj dimootrare. Per « prendere il potere » si suppone l'esi– stenza di un « poter.e » che non sia organicamente ,contraddtttorio con la forza poUtica che vu,ole rprende.11lo .nelle man:i. E lo schele– tro di stato >taliano poteva e d'aveva essere trasfoo-mato ,anohl>dal· l',ailto,ma un parrtito rivoluzionario non poteva nè do1V1Wa puntaire su questa' .operazione come su quella sua essenziale: il suo cocrnlp~to era altrove, non nella « presa del iportere », ma nella creazione da,l basso dei nuovi or,.gani di pot<>re.Insomma la concezi one del par– tito come qualche ,cosa di diverso da una m.acchina da guer.ra km– ci,>!fa oon.trr'oun <ibbilettivo (lo stato) ha av,uto, malgrado tutti i suoi cli.fetti e, le sue ombre mor,.lisliiche, mazziniane, repubblicaneg– gianti un .grande va:ntaggio: quello di ,permettere al ,p. d'a. di t;i– p!re più r"!>idamente che qual:siasi ,altro ,partito. quianto fosae pro– fonda la Klrisi del vecchio stato italiano e di agire in conseguenza. M 1 Emo,chiaro forse. ma non meno radicato era il convincimento che nio:nst itir,.a.ttava di costT.uire un ipartito ,che s ervisse da m odeUo delta società e dello stato ili domani,, dre cioè lll<!ll ptetendoo.se di. co-
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