Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.4 nov-dic 1944

- 97 dall'Istitruto Nazionale di Elconomia Agraria dal 1930 a.I 1938 -,e·· specialmente i volumi dell'inchiesta sull,a formazione delle piccole proprietà nelle dive11Se regioni d'Italia - sa di quali miracoli siano stati capaci g,li stessi salariati quando, per eccezionali circostanze favorevoli, sono riW::.,::iti a divenke proprietari di un ,pezzetto di tlerra. A.oche ruelle condizioni più s(avorevoli. anohe nelle zone più m!ailedettededùa S1'0ilia. gili « jumatari » ohe hanno avuto la p~;sibilità di dtivienire piccoli proprietari. hanno sapu•lo ~rasformare le lande dieso1'a1te, mala,riche. in cui vagavano le pecore, in vign-eti, in arti, in mitteti, sopperend<> alla mancamza del -0redito con la parsimonia e l'aumento del lavoro. ed alla manoanz.a di prepa·ra– zione tecnica con tl'ingiegnC6itàe l'attenzione, rese contLnuamente sveglie dallo stimolo dell'interesse personale. Là dove gli «esperti» sostenevano che l'intervento dello Stato - con: ingentissimi inve– stimsnti in costruzioni di ,strade. cli acquedotti. di case - era la condizione rpreliminare indispensabile per l'appoderamento del la– tiionda, il povero « jumatario » ha saputo risolvere ,per suo conto il prob18ma, ,quando i'!rarppol'\o che lo legava alla tena è stato mu– tato d'al piccolo affitto annuale e dall'.avv1entiziato nel diritto di proprietà. Tutti ,poi ctmoooono le me,ravi,glie compiute in molte regioni dell'Itail.iameridionale. dagli « amerieani ». tornati in patria eon un gn.izzoletto che ha :permesso loro <li divenire proprietari. nono– stta.nte,siano quasi sempre st,ati ocst,rtettia pagare la terra a prezzi enormemente superiori alla capitaJlizzazion,,-d<al neddito, secondo l'interesse normale. Nè Si può dire che e'!Si avessero impaTato a coltivare e ad amministrare una azienda agricolla, facendo in Ame– rica i iaochtrri, i muratori, i lavori in squadra per fa costruzione di stralde fler.rate, di canali, ,ecc. La verità è che il eendimento della fati.ca uman~ dirp<inde dal- 1',mimo c,ol quJaJle vienie sopportata. Ed il cont adino che investe ;1 lavoro J1.ehla SUia terrra,chie si •afliezionaalla sua terra corne ad una creatura, è un uomo i-=om,pJ.etamente divers:::idaJ 1 lavoratore che la matltiinava nella piazza del bolJ,gol a dare in looazione le sue brac– cia rpe'r la giornata, o per la setltimana. La difficoltà serti.a,per noi, non consiste nella, impreparazione dei lavoratori dei campi ailla gestion~ autonoma, ma ne'lila scarsa disponibilità delle terre coltiva,J:iiliin Italia \n mpporto allia popo– lazione agricol,a_ Data questa scarsa disponibilità che avendo cli mira la cveazione di -piccole •JITO.prietà autonome - si predierisaa daire la tteITa,a colo110eh.e è presumibile sapranno cooitiva.Tlame– glio. In certe zone m.olti braociainti dovrebbe!,o quindi "58"'1eesdusi dai vantaggi della ri~ormw. Mra :passare le teirre ai mezzadri ed ai partecipanti ,a nOi non sembrerebbe certo « un salto pericoloso~ nel buio. In secondo luogo v011liamo anche qUi ripetere clle 1a rendita fondiaria non è indice sufficiente della produttività delle teme, q,uando ,illla considerazione dell'interesse oollettivo. Ciò che è or– mai ammesso anohie dai più o,-todossi liberisti, per quel che ri– guarda la foiresticwltura. Se non ci fosse qa legiislazione IS'Ui vin_coli forestali, lo stimolo del profitto porterebl,e i rproprretari a tagliare

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