Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 26 - <::iaJ. e ru.ss: a (nooi :scii.o op011aàa,ma anche contadina) mai spentla e che provano in modo elementare al mondo intero che se è vero che il: <J>tos della guerra più barrbaira: minacela di travolgerci, è vero a:ltresi che già una volta, nel 11917, ,ad anta di turtite le utopie nascoste n1elsuo serro, J'auda!oe frattura rivoluzionaria, il tempe– stoso risveglio delle moose chJe un Tegime hrurbarro aveva cercato di vieppiù imba~barire, hanno ,gen~ato unai v~a. d'uscita impre,– v:iista dal oal05 ·ed hanno re,aqijzzato, prorprio dove te quando seme brava improbabile dovesse ~eaJl,izzarsi, un oroine almeno tend,m– zia1mente socialista. Quanto ,piieìOOde dovaebble spiegarre sria i.I ,perchè tlell'adcetta– zione, da parte russa, del patto con la Ge.rrnaniia delll\agosto ,d,el J 939, sia le ripercussioni ohe questa ha avuto tra 1e masse, ope– raie ieuropee. Stalin, conchiudendo quel patto, non risUlScitava nè il rivo lu– zionario estremista ,e di.sperato Neciallev, nè Cateirina la G.ra: nde. Un'alleanza 1con LaFr.ainciae l'Imigilrllterra, in quielmom!enitio, iin . \Cui la borghesia caipHi a1istiioo .angl o-:fuancese nutriva ipro:fonda avve.r– s.ione (P0r 'la Rwssia sovà.eti.ca e in CIUli :il ,pno]etJaria•to occidleilltale non era ,ancora ,compatto paladiJ!lo di ,tale alleanza, •avi<ebbe siigni– ficato far combattere Ja Russia bolSICevica per prima; se avesse vinto, avrebbe vinto iesclusivamente a iprezw d€11.l'esa1.11rimanto – tale dei propri mezzi: se avesse perduto, gli alleati occidentali l'avrebbero piantait:a in asso. Stalin sapeva ohe a\! un momento dato ,sarebbe stato costnetto " oombatlere contro la Germania na– zista, ma volev,a farlo soltainto quandc; le chances militari e diplo– matiche della Rtlssia fossero sta/te le 1Più fav-01'€/volipossibili. Nel- 1 'attesa, era disposto 1a oonchiuderie patti dli. neutralità non solo con Hi,tllJer, ma anche. 'C'O<l Mika<lb e ool diav>olo. Evidentememte, i parl>li comunisti occiclenta11Jiaw<ebbero rii- . cevuiliodal patto germanico-oov:ietico un ber<ribile rolpo, mli ili loro oronpito era per !'•appunto quello di saorificansi per ]a Russia bol– sceyioa,, nella sicOOezm. che, in seguito, le affiermazio:ni e le vit– torie di questJa !lii avrebbero compensati di quei swrifioi-. Proprio le -conseguenze deJ patt.o giermanico-oov,ietico, che molti irJt611preta'!lO come. •la fine di og,ni iliegame tra la Russila co– munista e il movimento operaio mte:nnaziionalie, rp<mgpno :inveoe l'evoluzione di questo m stoe,ta dipendenza con le v>a.-lev:\cende della politioo di quella. In .F1olonia,il proletariato si scinde violentemente. Il ,proleta– riato ,poLacco-'UICraino insorge al mornfem.toin cui l'~arcito II'OSSO vatta ~ foonti- polacche, affiancato dai contladini poveri, estwpa ha borghesia polacca e si iinconpora nell'Unione sovietica. La R,us– sia non è oartJo più qru,ella del 1920 non Ifa più la guerra, rivolu– zionaria .i.n11ernazionale 1a VieIDSavia ~ oltre, ha già svrul.u,ppatoun forte settore di <:apitalisnro di stlato nel ,proprio seno e deve fare 1 •conti anche oom. questo e non scrlc, <,on la sdlida:,letà proletaria al dii là delle fronltieve, ma infulle, qt1aindo decide di espandoosti, si

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