Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.2-3 lug-ott 1944

- 23 - anchle in dò .•con la tm<lizione. Dopo qualche esitaziane, anche la A.F.L. si.impegna ,rer Roosevelt. Una politica lintemaz:iona!le autonoona lJe organizzazioni ope– raie americane non l'hanno an,cora. I partiti che l'au.spiloano, il partito socialista (per molti aspebti analogo all'Inde,pendent La– bour Party b:rii.tanruco) e il par1Ji.to1 comunista - che dlel resto si gu.a11dJano in ·cagnesco, il secondo accusando il prfano di avere ten– denze trotskiste - sono entità di poca importanza. Il oonflÌltlt!> tra il pacifismo e l'interventil,·-rrm, è tuttora ignoto al proletariato sta– tunitense. In questo S/anSO i messaggi delle Trade Unions britan– niche, nel 1939, cadono nel vuoto. Ma, in il.lll altro senso, vano a buon Jme, ,esaendo interoettati da quel Roosevelt che è d<itato di non comune chiaroviegg,enza negli affaci in'llemaZJionail:i e che, al mometnrtodecisivo, trascinerà seco pa·reoolrie ·se non Wtte le mag– giori. 1arg,anizzaizioni 1operaile. kbbiamo lasciato alla fine di questa sommaria atnaldsti la classe operaia dell'Uniane Sovietica, paQprio perchè di mo1to 1a più im– portante di tutte. Come sono lontani i tempi in .cui H proletariato indust:rd.aJe russo ,era un nmrn.iipolo ,aroioo, m!a sparuto ! Grazie al suocte&5IO sen!za precedenti d€1i piani quinquennali stal!in!lani la classe ope,. raia sovtl.eticai è compost,a di trenta milioni ctrca di 1 1avoratori .del– l'industria, dri. un',industri,a completiamente nuova. Molti che dJi.ffichln!aancona ciel comunismo msso o che sono influenzati dal trotskismo ripetono che la 'Clas:;e operaia russa avendo identificato è propl.1i. d~tini con quello dello stato, ha cas– sato di avere ,un,; sua pruitica ed ha rinunciato ai pnolpri ideali, in favore di una sbalord'.itivamenitle nazionaJ.istica rmgion di stato. Chi crede ciò, si prealudle la comprensione della cemtonon sem– plice politioo sov.ieitica del 1939 a<l oggi e sopratutto delle sue im– me~ ripercu~ni nel mondo intero. Invero, la dasse operaia russa .si è ddlentli:fìcata, non senza aver supenata c'otnltmasti mohe severi, ,com'è naitwr.ale,con il ,goviemo cli Stalin, dli Molotaf e degl!i altiri dirig,OOJti del ,prurt.ito comunista lìU.SSO. Mra governo e stato non coincidono automaticamente n~– pure 'i:n Russia. Stalin ha aflìennato ,bènsl ,che J.a, v:i1itariladehl'indu– sllrialiwaz:ione socialista statale e dell:a cooperazione agralria ha masso ,un temùne ali" tradizi<maM lotte di classe, ma non ha mai detto ,che tutti i russi futnno ormai panie della mooesima classe so– c1a1e. Aruah:e il gov,erno b:dscevico vittorioso ·e la clas~e qpemi:a, nel cui nome esso ha vinto, devono volt.i. a volta fa.re oper.;,, di µe,r– suasione, manovrare e magari ,anche ,combattere, onde al}·ineare la Russia tutt'imtera su una deit'erminatai linea ,politka. E ciò dbven– dosi fare, Ja .linea po!iti,ca in quJestione non può IIllali coincideDe ,con !',astratta obbiettiva ragion d~ stato (che poi, in qualsiasi paese, dif– ficilmente esiste in rpr.atim ied è, in generaJ.e, l,'1etierna illusione dei cons«rvatori neg,atori della ce,altà delUe d <l.eo •logi,e, delle classi so– ,cia!i in moto, dlelle rivoluzioni a Lunga portata); srurà invece la po-

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