Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 34 - st.ato totalitario moderno è di essere un mero strumento utilita– rio, efficace proprio perchè non onnipobente, ma disciplinatissimo obbediente al volere di una classe politica rivoluzionaria, proprio perahè non sacro, ma avente come unico criterio quello della com– petenza tecnica, mentre le idealità etico-religiose (che viceversa affioravano ancora nel seno dello stato monarchiro) viengono tra– sferite alla élite (gioventù combattiva) delle masse, .tanatizzate verso la mèta dell'espansione ideologica mondiale. N.el fascismo italiano esistono bensì le premesse dello stato total itario moderno, ma manca il coraggio di svilupparle. Gli ac– cenni di .riforma corporativa si esauriscono in discorsi apologetici. lnveoe di giganteschi piani quinquennali o quadriennali che dan– no lavoro produttivo perfino alle giovanette sedicenni, abbiamo il duce che inaugura i soliti lavori pubblici comunali, togliendo cosi ai sindaci le oneste glorie dei giorni di festa. Su questa base, l'intiervento dello stato nell'economia si risolve nella rinuncia a comperare all'-estero i materiali che tuttora non si ,producono in Italia. Si ca,p.isoe che nell'Ibalia, molto ,più povera della Russia e della Germania, tutto è più d.ilfficile, ma ciò per l'appunto richie– dierebbe maggiore chiaroveggenza e forza di volontà e queste doti sano state fugate da un'inflazione di vuota fraseologia, al di sotto della quale non c'è che llarrangiarsi. L'ideologia fascista è non solo priva di significato storico, ma anche contraddetta dalla si– tuazione politica contingente che ricopre. Lo stato di Vittorio E– manuele III, che ha già dilapidato il patrimonio ideale democra– hco della gueNa 1915-18, è lo strumento meno adeguato che si, possa immaginare per la partecipazione vittoriosa dell'Itaha ai nuovi prossimi urti delle !lrandi .potenze mondiali ,e alle tempeste delle rivoluzioni intransigenti. Tuttavia Mussolini sa clle solo i regimi iri,voluzionarj so.pravviveranno, qu esta è la sua superiorità sulla monarchia sabauda. Ma non osa (e m.an mano che invecchia neppure vuole) tracciare le prospettive r ivoluz ionarie come diret– tive di preparazione pratica alla soluzione della crisi; le presenta invece come proinesse di gloria ... nell'avvenine. Per il presente si accontenta di espedienti, quali il puntare sulla rivalità franco– inglese, la conciliazione col Vaticano, ea:. Il divario tra le pro– messe di grandi gesta da compiere nel futuro e l'accomodarsi a piccoli espedienti - spesso semplicemente polizieschi - nel pre– sente, è sempre fonte di cora'1.lzionepolitica. Così era già prima di Mussolini, lo è ancora molto <li più con Mussolini. Quando so– p,,aggiungono gli «anni fatali •, il duce, con lucida. consapevo– lezza del carattere totalitario della crisi internazionale e 'con per– (etta ignoraoza o incuranza dell'inadeguatezza dell'Italia fascista, spinge il paese sulla strada dell'abisso. Così si giunge alle sconfitte di questa guerra e al 25 luglio. J1 fascismo si squaglia come neve al sole. La monarchia buroc,ra– tica-militare rimaoe sola al potene. Dopo 45 giorni anch'essa sì f squagliata. Sia il fascismo che 1a monarchia si ricostituiscono poi, di qua e di là del Garigliano, con l'appoggio di Hitler l'uno, di
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