Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944
- 18 - fom,a ebbe anche indipendentemente dal!'intwizione dei pa,,titi, fa– centi parie del comitato interpartiti di partecipar.e o meno a1. go– verno. Colaro inlfatti che sostenevano essere intenzione sincera del re e di Badoglio dì fare la pace e di tornare alla libertà, pen– savano che il problema caipitale fosse di a,ppoggiare il governo per rpennetter,gli il difficile • sganciamento » e l'allargamento. Gli alllri, e fra essi i dirigenti del partito d'azione, erano di pa– rere contrario, ma anche pef' essi il pa,rere era di opporsi al go– verno Badoglio, ottenerne il discredito, e poi la sostituzione con un governo veramente antifascista. A intra,prendere per proprio– conto, senza passare per l'intermediario del governo, la lotta an– titedffica, a tenta!re una politica ideale quasi « sopra le te,--te del governo•, come avrebbe fatto Mazzini, nessuno poteva pensare. Tutto questo per moltissime cr-agibnipratiche, la lentezza nell'or– ganizzazione di massa, la relativa immaturità e confusione nel paese, la miope e pazz.esca politica di intralci del governo regio, Jo stato di polizia soosso, ma ancora ~n piedi, eccetera; ma :fionda– mentalmente J)el' il motivo accennaito, e cioè che il colpo di stato, se anche trovava la sua materia nello stato d'animo del paese, rimasto antif3$Cista dopo vent'anni d'oppressione per virtù pro– pria, per merito della cospirazlane e della cultura, che faceva del pur tanto potente apparato qppressivo un corpo estr"-= alla vita del paese - il colpo di stato badogliano procedeva tuttavia non dallo sviluppo organico delle forre oppresse, ma da una si– tuahlone internazionale e dall'iniziativa della casta cl'. governo conscia oramai di aver giocato la carta cattiva. Quella che era ,rpparsa tante volte come l'ipotesi ang~iosa agli occhi de.i rivoluzionari italiani; e cioè clie la vittoria venisse· ad avvicinarsi non per fatto or,ganico, per vittoriosa ripresa del paese, ma per i l tragico scendere deMa nazione intera verso l'a– bisso, di 'venta.va realtà; e in questa <realtà parev<rno andare soffo– cati e d ispersi anche i germi di ripresa ideologica che si €rano prima manifestati. E' notevole che di tutta la stampa resa a mo– desta libertà un solo glornale vi sia stato il cui direttore abbia pen:;ato a servirsi di essa per trattare problemi di ;ndividualismo e di socialismo, di umanesimo e di autogoverno operaio, da un punto di vista che oltrepassasse la pubblicistica del momento e il problema della presa del potere, della spartizione e della par– tecipazione ad esso. PoUtica pura e problemi urgenti. Ora, per quanto possa sembrare paradossale, problemi d'. « governo • e di « presa del potere » non si ponevano in realtà alle qpposizioni. Il problema fondamentale, che dominava tutti gli altri, era il problema del pas_saggio dal campo del nazismo a quello delle Nazioni Unite, da effettuare il più celermente P.()9-·
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