Nuovi Quaderni di Giustizia e Libertà - n.1 mag-giu 1944

- 15 - Capitini, che non attrave,-so la violenza si sruiebbe ottenuta la capitolazione del fascismo, sia stata buona regola agli antifascisti in un periodo difficile, e abbia ottenuto quel risultato che neppq<re la congiura di G. L. aveva ottenuto, e cioè di penetrare a fondo, minandola dalle fondamenta, la società fascista. Il secondo principio, che Capitini ha pure chiaramente espres– so, è la sostituzione all', ordine» totalitario socialista. di una plu– ralità e d.iveisilicazione di ordini e di vocazioni, che rendano la vita ,collettiva varia, e degna di essere vissuta e capace di svolgi– mento e di storia. Oggi che la tendenza, non solo per necessità di lotta, ma per eredità funesta della tradizione di fronte popolare !rance-– se, è a concentrare nei partiti e nei comitati di partiti l'intera vita nazionale sopravvivente nella congiurra, è bene ricordar:! que!':.te esigenze di ordini non ipolitici (in questo caso neppure economici) da mantenere accanto alFo.rdine politico e a quello economico; l'e– sperienza vitale è sempne più vasta e più varia di chi pretende ordinafrne tutti i fenomeni: e al più si può disegnare, ed è già opera di enorme valore, una costituzione attraverso la quale questa e– sperienza possa passare senza esserne diminuita e impoverita, ma anzi' ricevendone impu1so e potenziamento. Calogero. Diverse, meno alte di quelle di Capitin.,, più immediatamente politiche e perciò più efficaci in una certa fase nell'ordine dell'or– ganizzazione e della lotta , sono state le intuizioni di Calogero. Il suo liberalsocialismo ha an.co "a meno SJ)€'Cificazioni del •capiti– niano, e nell'ordine polit nco si t raduce essenzialmente in una sorta di riformismo di beneficenza, pensoso dei mali •sofferti dalle classi meno elevate della popolazione, e f(iustificante gll interventi sta– tali a loro favore. Forse si deve proprio a Calogero il carattere di • socialismo da ceti medi • o adrlìrittura la mentalità di ceti medi senza socialismo che si manifesta ora tra molti del p. d'a. Ma J:11.'0- prio per questa sua maggiore indeterminazione, la teoria di Ca– logero si' prestava maggiormente a far b~elooia in ceti diversi, che le atu,ibuiscono probabilmente diversi significati politici. Dove sta invece il suo vigore e la sua punta è nel suo inserirsi, più che non quella di Capitini, il quale è dopotutto un uomo in ma~e a questa, nella ,politica culturale delle scuole id,,alistiohe. Avendo ri'coroato molto opportunamente che la « libertas • ha dei limiti che solo la « chari'tas • può riempire, e cioé segnato i difetti che ha, in sede politica, la concezione crociana filosofica.mente feconda della identità tra libertà e categoria morale, Calogero ha posto con vigore il probllema di qualificare la li'bertà. Sarà bensì la catego– ria morale, e occorrerà tenerla ferma con vigore nella sua purezza contro i vruritentativi di materializzarla, ma in polit.i'cal'.assezione della nu\la categoria morale non d~ luogo a QPerare attuale. Co– munq"'t la , delezione • di Calogero dal campo dei liberali puri

RkJQdWJsaXNoZXIy