DOCUMENTI Gli squilibri più avanzati di Francese@ Compagna •> In un suo commento alle proiezioni territoriali del « Progetto '80 », un giovane valente geografo -Adalberto Vallega - scriveva nel 1971 che, se queste proiezioni « fossero condotte su un piano operativo, innoverebbero profondamente i metodi fin'ora seguiti in Italia per la programmazione economica». Ed è vero che prima del « Progetto '80 » l'organizzazione territoriale è stata affrontata in Italia sotto profili decisamente parziali: nel senso che « da un lato è stata predisposta una gamma di programmi settoriali per talune attività economiche e per determinate categorie di opere pubbliche e dall'altro lato sono stati predisposti numerosi piani di assetto territoriale, rivolti taluni ad una disciplina urbanistica integrale (piani regolatori comunali e intercomunali), e tal'altri ad aspetti limitati (bonifica, bacini imbriferi, zone industriali), ma sempre operanti su aree relativamente ristrette ». Così come è vero che i documenti programmatori succedutisi dal '45 al '70 hanno preso in considerazione dal punto di vista territoriale solo il problema del Mezzogiorno, come stralcio - per così dire - del territorio nazionale, mentre il « Progetto '80 » può vantare « una più ampia sensibilità per i temi dell'organizzazione del territorio » e propone obiettivi che si riferiscono alla difesa e valorizzazione dell'ambiente, allo sviluppo del sistema urbano, al riassetto delle aree povere, al miglioramento delle comunicazioni ». Fin qui Vallega : ma è anche vero che il discorso sugli squilibri (che aveva nella « nota aggiuntiva » di La Malfa una sua compattezza) si è sfrangiato ed è sconfinato nell'astrattezza. Perciò è poi affiorata l'esigenza di ricondurre tutte le azioni programmate, e in particolare quelle finalizzate all'organizzazione dello spazio, al criterio delJa cosiddetta centralità della questione meridionale. Di questo criterio, appunto, ~o voluto tenere conto nel preparare la relazione che mi è stata affidata dagli organizzatori del convegno. * Relazione tenuta al convegno della « Associazione per gli studi sul territorio», Roma 12 aprile 1973. 91 BibliotecaGino Bianco
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