Argomenti estrema di non concedere nuove autorizzazioni? Lo spirito della legge vorrebbe che così fosse; tuttavia è lecito dubitare che i gruppi locali siano in grado di resistere a pressioni organizzate che, di sicuro, non mancheranno! 3. L'autorità regionale e l'urbanistica commerciale. - Nella nuova normativa l'intervento della Regione è esplicitamente previsto in relazione al· rilascio di nullaosta regionali per esercizi con più di quattrocento metri quadrati in comuni con meno di 10.000 abitanti (art. 26) e in ogni caso allorquando si tratti di grandi strutture di vendita, la cui superficie superi i millecinquecento metri quadri. Si tratta, quindi, di istruttorie predisposte al solo fine di consentire il rilascio delle autorizzazioni comunali in quei casi in cui la dimensione delle strutture commerciali sia tale da lasciar prevedere che l'incidenza delle stesse sul piano territoriale si estenda oltre i confini comunali per coinvolgere un tipo d'attrazione commerciale di più vasta estensione geografica. Ma, esiste un principio ben più importante, ed è quello che implica un coordinamento tra l'azione comunale in materia di urbanistica commerciale e quella regionale. Infatti, il 6° comma dell'art. 32 del Regolamento d'esecuzione della legge 426 (emanato con D.M. 14/1/1972) stabilisce che « nella formazione dei piani e nel rilascio delle autorizzazioni alla vendita debbono essere osservate le norme stabilite con i Piani Regolatori Generali e particolareggiati, con i programmi di fabbricazione, con i piani regolatori intercomunali, con i piani territoriali di coordinamento, con i piani di assetto del territorio approvati dalle competenti autorità regionali e ogni altra norma vigente in materia urbanistica, nonché le indicazioni programmatiche e di urbanistica commerciale approvate dagli organi della regione ». Per tanto, a parte la specifica competenza della Regione a rilasciare i nullaosta previsti dagli artt. 26 e 27 della legge 426, i piani comunali di adeguamento e sviluppo della rete distributiva devono armonizzarsi con le indicazioni programmatiche e di urbanistica commerciale approvate dagli organi della Regione. . L'opportunità dell'emanazioni di simili norme programmatiche e di precise indicazioni di urbanistica da parte della Regione è ovvia, se si tiene conto d_ell'esigenza che la rete distributiva di tutto il paese si ristrutturi secondo i principi gene~ali contenuti nella legge 426 e che si riferiscono alla realizzazione di un efficace equilibrio tra installazioni commerciali e presu,nibile capacità di domanda. della popolazione. D'altra parte, le più recenti tendenze della tecnica commerciale sem87 BibliotecaGino Bianco
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