Argomenti tutto »; il sistema portuale che ne risulta appare un sistema « di fatto », cioè formatosi attraverso situazioni reali del tutto contingenti, piuttosto che su basi nazionali e programmate. Una conferma di quanto appena detto, la si ha nel consistente sviluppo dei traffici mercantili jugoslavi che è stato accompagnato molto spesso, e non solo a Fiume, da elevati gradi di congestione, ingorghi di traffico, diseconomie e da un indice di produttività, certamente non eccellente .. A ciò si aggiunga che fra questi porti esiste effettivamente una certa interdipendenza a cui però non fa riscontro il coordinamento e tanto meno un'intenzione reale. Le singole situazioni portuali appaiono infine estremamente rigide di fronte alle iniziative altrui e perciò ciascuno continua a decidere per proprio conto e a comportarsi, fin dove può, secondo le necessità di mercato. Oppure i 4 scali non costituiscono un sistema portuale - come sembra di poter meglio interpretare - e allora risulta giustificata la concorrenza che Fiume, come singolo porto, muove a Pola o a Trieste. Allora risulta giustificato il fatto per cui gli enormi aumenti dei traffici che sono avvenuti, soprattutto in termini relativi, durante il periodo 1961-1970 nei singoli porti jugoslavi, siano riusciti a togliere ai porti italiani dell'alto Adriatico, anch'essi non riuniti in sistema, soltanto qualche decimo di punto. È in questi termini dunque che si può considerare la proposta di costituire un sistema integrato dei porti italiani e jugoslavi dell'alto Adriatico, tenendo ben presente però, oltre a tutti i vincoli di ordine « tecnico », individuati da Muscarà e che si ripropongono ora con rinnovata lena nei riguardi di questo « super sistema», tenendo ben presente - si diceva - anche i vincoli giuridici, amministrativi e burocratici che possono sorgere da un accordo internazionale, come sarebbe questo fra enti portuali di nazioni diverse. Sarà da tener presente infine, ma non certo per scarsa importanza, la difficoltà racchiusa nella presenzà simultanea, in un simile sistema portuale, di due scali, come Trieste e Fiume, che rappresentano i capofila, rispettivamente, dei porti italiani e di quelli jugoslavi e che aspirano, en-. trambi, a rappresentare il capolinea dei traffici marittimi con il bacino del Danubio e con il mondo orientale. AURELIO BRUZZO 79 BibliotecaGino Bianco
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