Argomenti Questo scalo - a giudizio degl.i esperti di cose jugoslave - è ormai vicino al limite massimo della ~ropria capacità operativa, condizionata oltre che dall'attuale raccordo ferroviario con Presnica, anche dal già sottolineato sensibile squiHlJrio dei flussi di traffico: notevoli quelli relativi alle importazioni, e~tremamente esigui quelli concernenti le esportazioni. Ciò nonostante vengono proseguiti i lavori per potenziare gli impianti e le attrezzature portuali esistenti e soprattutto per fornire di banchine, adatte alla movimentazione di merci alla rinfusa (fertilizzanti) e di minerali, questo porto che potrebbe svolgere così, in un futuro non lontano, anche una funzione più spiccatamente industriale. 2) Il porto di Fiume Il porto più importante di tutta la Jugoslavia è indubbiamente quello di Fiume, il quale partecipa al traffico complessivo dei porti jugoslavi in ragione del 58 %. Il movimento portuale di Fiume ha superato infatti nel 1970 i 10 milioni di tonn. di merci, fra sbarcate ed imbarcate, e questa cifra equivale a più di due volte e n1ezzo quella fatta registrare nove anni prima, pari per la precisione a 4 milioni e 58 mila tonn. (ved. tav. 12). ·Un contributo determinante a tale espansione dei traffici marittimi fiumani è stato recato dagli olii minerali e dai loro derivati, passati complessivamente nel 1970 a 4 milioni e 800 mila tonn., cioè al 46,4% del traffico totale. Peraltro, anche nel settore commerciale - con particolare riguardo alle merci in colli ed a quelle alla rinfusa - è stato realizzato, nello stesso anno, un consistente miglioramento. In particolare sono stati registrati aumenti tanto nei settori del legname (in gran parte proveniente dall'Austria e destinato al transito), dei pellami, delle materie tessili e dei vegetali, quanto nei settori dei. metalli lavorati e dei minerali ferrosi. Quest'ultimo movimento ha fatto capo al porto-satellite di Buccari ed era, proveniente dal Brasile, destinato alle industrie austriache e cecoslovacche. « Sotto l'aspetto merceologico, il primo posto è occupato dagli olii minerali e dai loro derivati con 4,80 milioni di tonnellate. Seguono le merci varie, con 1,70 n1ilioni di tonnellate, i minerali, con 1,66 milioni di tonnellate, quindi il legname (216 mila tonn.), i melizzano dei dati contenu!i nelle ormai annuali pubblicazioni della Comunità dei Porti Adriatici. L'ultima di esse, uscita l'anno scorso, riporta Come cifre più recenti quelle relative al 1970, ed è a queste perciò che si è costretti a fare riferimento. 73 BibliotecaGino Bianco
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