Argomenti gono impiegati, per esempio, nella produzione di mangimi necessari agli allevamenti zootecnici della Valle Padana. Sbarchi degni di nota, infine, sono pure quelli relativi ai concimi e ai prodotti chimici, che devono essere intesi come materie prime e collaterali dei processi produttivi dell'industria petrolchimica insediata nel retroterra ravennate. 3) Monfalcone e gli altri porti minori Il movimento portuale di Monfalcone ha segnato, nel giro di dieci anni, un sensibile aumento rispetto alle 446 mila tonn. del 1961, anzi è più che raddoppiato, avendo superato nel 1971, per la seconda volta, il milione di tonnellate. Analogamente a quanto avveniva negli anni precedenti però, la quasi totalità del traffico è alimentata dagli sbarchi, che nel 1971 hanno rappresentato ancora ben il 99,5% di tutto il movimento. Sul piano merceologico, la « voce » di maggior rilievo è rappresentata - per quanto attiene alle merci sbarcate - dalle 470 mila tonn. di prodotti agricoli, costituiti in gran parte dal legname che alimenta prevalentemente la « Cartiera del Timavo ». TAVOLA 11 MOVIMENTO COMPLESSIVO DELLE MERCI DEL PORTO DI MONFALCONE PER CAPITOLI MERCEOLOGICI (1971) Prodotti agricoli e animali vivi Derrate alimentari e foraggiere Combustibili, minerali solidi Prodotti petroliferi Minerali per la metallurgia Prodotti metallurgici Minerali greggi, materiali da costruzione Concimi Prodotti chimici Macchine, veicoli, manifattur. e trans. sp. TOTALE Fonte citata. Sbarchi 471.895 7.348 225.759 338.276 38.110 28.104 4.912 1.114.404 Imbarchi 4.000 310 450 599 5.359 Dopo questa « voce », il 30% degli sbarchi spetta ai prodotti petroliferi, cioè ai soliti olii minerali e derivati (utilizzati, nella maggior parte, dalla locale centrale termoelettrica dell'ENEL), i quali hanno segnato il maggior incremento rispetto al '·61,in quanto allora rappresentavano, con quasi 9.000 tonn., solo il 2% di tutti gli sbarchi; il 20% delle merci im67 BibliotecaGino Bianco
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