Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

I NAPOLI CITT A' PROBLEMA DC: la commissione alla prova I fatti della fine dell'estate a Napoli non hanno determinato effetti soltanto sulle condizioni igieniche e sanitarie della città; gli effetti principali si sono fatti sentire principalmente nella vita politica cittadina. Gli inviati dei grandi giornali nazionali, calati a Napoli per l'epidemia colerica, spostavano assai presto la loro attenzione dall'ospedale Cotugno a Palazzo San Giacomo e alla sede provinciale della Democrazia Cristiana; dal vibrione a coloro che gli avevano consentito di attecchire con tanta facilità. E se in un primo momento erano le cozze, e soprattutto le responsabilità di chi aveva consentito che queste venissero coltivate e allevate in prossimità degli scarichi delle fogne, ad essere al centro dell'attenzione, queste non restavano sole, in quanto ben presto veniva fuori lo scandalo dell'inceneritore, le responsabilità degli amministratori comunali per lo stato di abbandono in cui versava la città. Il contraccolpo era la crisi comunale, e soprattutto l'apertura del regolamento dei conti all'interno della Democrazia Cristiana. Il Presidente del Consiglio, in occasione della sua visita alla Fiera del Levante di Bari, parlava, a proposito della classe dirigente meridionale, di « comportamenti abnormi che debbono costituire per tutti un serio campanello di allarme ». L'intraprendentissimo figlio del Presidente della Repubblica, autorevole esponente della corrente di base napoletana, accompagnando il padre a visitare i colerosi all'ospedale Cotugno, non senza una nota di giovanile esuberanza, aveva sentenziato in presenza dei giornalisti: « Dove sono i capi, gli amministratori della città? È a questa classe dirigente che bisognerebbe inoculare il colera ». Il segretario nazionale della D.C., Fanfani, parlando a Milano ad una riunione di quadri cittadini, veniva più volte interrotto dal grido « Fuori i Gava dal partito ». Replicava invitando ad essere giudici severi, sia pure dopo aver accertato i fatti (e a Napoli i fatti erano stati accertati, le responsabilità erano trasparenti). Nel frattempo era sceso in campo il Cardinale ed il giornale della Curia, parlando della situazione della DC napoletana, scriveva che « il dominio incon.trastato nel partito si è ottenuto con provvedimenti drastici, antistatutari, arbitrari ed a volte brutali, emarginando o affossando tutta una classe dirigente· qualificata ». In questo quadro il maggior quotidiano naziop.ale in un articolo sulla situazione napoletana denunciava lo strapotere dei Gava, definendo An49 BibliotecaGino Bianco

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