Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

"\ Giornale a più voci necessari per la realizzazione di una quinta unità nucleare da 800-1.000 MWe, con caratteristiche più o meno analoghe a quelle dell'impianto di Caorso sul Po. Non è stata ancora stabilita l'ubicazione di questa centrale, ma si prevede che la scelta del luogo sia ormai prossima e comunque sarà fatta non appena saranno co1npletati gli studi e le indagini sulle coste e nelle altre zone dove esistono le premesse e le possibilità di collocare grandi centrali di questo tipo. Andando quindi avanti di questo passo - anche se, bisogna riconoscerlo, molto tempo è stato perduto __, si può effettivamente realizzare in Italia un programma nucleare abbastanza valido, e comunque tale da far riacquistare al nostro Paese le posizioni perdute negli anni passati. Nel 1980, secondo previsioni fatte dall'ENEL, potrebbero essere in funzione in Italia impianti nucleari per una potenza complessiva di 5.500-6.500 MWe; nel 1985 la ·potenza degli impianti nucleari italiani dovrebbe essere compresa tra i 16.000 ed i 20.000 MW e nel 1990 tra i 45.000 ed i 55.000 MW. Pertanto nel 1980, su una produzione elettrica compresa tra i 230 ed i 280 miliardi di KWh, circa 30-40 dovrebbero essere ottenuti utilizzando i combustibili nucleari; nel 1985, su un fabbisogno presumibilmente compreso tra 320 e 420 miliardi di KWh, circa 100 miliardi di KWh potrebbero essere prodotti da centrali nucleari. Nel 1990, infine, su una domanda complessiva compresa tra 450 e 600 miliardi di KWh, più di 300 miliardi potrebbero essere dì origine nucleare: vale a dire il doppio di quelli che, a quell'epoca, saranno prodotti con l'impiego di combustibili tradizionali. Quindi, sulla base di questi dati, la quota relativa all'energia elettrica di origine nucleare, dovrebbe passare dall'attuale 3% circa, al 15% nel 1980 e a poco meno del 60% nel 1990. È perciò indubbio ohe l'energia nucleare è destinata a giocare un ruolo sempre più importante nel futuro e che, in particolare, l'apporto della fonte nucleare diventerà fondamentale proprio nella produzione di energia elettrica. L'Italia è riinasta alquanto indietro in tale settore fino a questo mome11to; vi sono però le premesse perché nei prossimi anni la situazione possa evolversi in modo più soddisfacente. MARIA LAURA GASPARINI Una proposta per i cardiopatici della Campania Tra i problemi maggiormente sentiti e discussi nel nostro tempo figura quello dell'assistenza ospedaliera. La riorganizzazione delle Mutue e la ristrutturazione degli ospedali ora affidati alle Regioni sono questioni complesse che presentano nodi di non facile scioglimento. Tuttavia, un impegno preciso e la concorde volontà di tutte le forze politiche, sindacali, burocratiche e amministrative potrà fornire le indicazioni opportune per una scelta che conduca .al miglioramento dell'assistenza. 45 BibliotecaGino Bianco

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