Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

Antonino de Arcangelis Anche nella valutazione di questi fenomeni sarà il caso di accennare a quanto è accaduto nelle due regioni più interessanti dei due territori, la Lombardia e la Campania, rispetto all'Italia, e nei due capoluoghi a fronte delle rispettive regioni. Per quanto si riferisce alla Lombardia deve essere ricordato che nel decennio si è avuto un aumento di popolazione da 7,4 ad 8,5 milioni, interessante, per la maggior parte, la provincia di Milano. Ebbene, il contributo regionale alla mortalità nazionale è peggiorato per quanto riguarda il primo anno di vita (dall'll,5% al 12,5%) malgrado la diminuzione dei valori assoluti (da 4.128 a 3.219), ma è rimasto immutato ( 16,1%) per quanto riguarda la morte dopo il primo anno, pur essendo considerevolmente aumentate le cifre assolute (da 69.405 a 79.589 morti). Più gravi sono i risultati del confronto fra la provincia di Milano e la Lombardia: entrambi i contributi della provincia alla sua regione sono infatti peggiorati, nel decennio in esame: da 40,1% a 44,9% quello relativo al primo anno di vita, e dal 39,5 al 40,1 quello delle età successive. Abbiamo quindi assistito ad un peggioramento delle percentuali, sia nella regione rispetto alla nazione, sia nella provincia di Milano rispetto al suo territorio regionale. Esso investe i valori relativi all'età più adulta, nella provincia come nella regione, ai rispettivi confronti, anche se, per l'aumento dei valori assoluti della mortalità nazionale, si mantiene immutata la percentuale rispetto all'Italia. Più duramente risulta colpita la prima infanzia della Lombardia - della provincia di Milano in particolare - che torna a dimostrare il maggior danno che essa riceve dalla maggiore concentrazione industriale ed umana, quando essa è, come è accaduto in Italia, frutto dell'indifferenza verso programmazioni articolate e razionali. Anche in Campania si è avuto, nel decennio, un aumento della popolazione - di 120.000 unità-, ma molto minore di quello riferito per la Lombardia, e riguardante, per la metà circa, la provincia di Napoli. ;La regione meridionale ha aumentato il suo contributo alla nazione, in morti nel corso del primo anno di vita, dal 17,1% nel 1961 a 18,9% nel 1971, mentre ha migliorato il contributo dei morti di età superiore ad un anno (dal 7,9 al 7,7% ). I valori percentuali della provincia di Napoli rispetto alla Campania sono migliorati per i cittadini di età superiore all'anno di età (da 57,3 a 53,7%), pur essen~o peggiorati in cifre assolute 30 BioliotecaGino Bianco

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