Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

Girolarao Cotroneo conto proprio; e ci sarebbe da chiedersi da che cosa nasca o che cosa lo faccia nascere: ma questo porterebbe a un altro discorso). Ci troveremmo quindi di fronte a un fatto meccanico e deterministico, risultato, come già dall'inizio dicevamo, di un tipo · di metodologia storica a carattere generalizzante, che eleva a regola primaria e assoluta un particolare fenomeno. Il problema esige allora uno speciale chiarimento. Diamo per buona la tesi per quel che riguarda la nascita del fascismo in Italia; accettian10 cioè che esso si ponga senza soluzione di continuità (tranne che per certi aspetti marginali) nei confronti dello stato liberale. A questo punto però è legittimo porsi una domanda: come mai in altri Stati liberali (la Gran Bretagna, soprattutto, ma anche la Francia o gli Stati Uniti d'America), un fenomeno di questo genere non si è mai verificato? Nicola Tranfaglia ha tentato un breve esame comparativo, dal quale risulta che, ad esempio in Inghilterra, l'urto fra la classe operaia emergente e la coalizione aristocratica e alta e medio borghese al governo dello Stato, sia stato contenuto attraverso una serie di provvedimenti (accettazione della presenza delle Trade Unions nelle fabbriche, riconoscimento e difesa del diritto di sciopero, ecc.) che indica senza dubbio « la capacità della coalizione al potere, e soprattutto di chi ne ha la leadership, di affrontare tempestivamente e con lungimiranza i nuovi compiti che scaturiscono dall'industrializzazione del paese» (anche se poi ciò si sarebbe risolto - a dire di Tranfaglia - non già in un ridimensionamento dell'egemonia borghese, ma semplicemente nella creazione « di una struttura statale nuova in grado di accogliere il proletariato in posizione subalterna»; il che, anche ove fosse del tutto vero - ma lo è soltanto in parte, in quanto il proletariato inglese vota per un partito che ha governato l'Inghilterra per lunghi periodi - anche se ciò fosse vero, dicevamo, la distanza che separa questo tipo di egemonia dal fascismo è del tutto incommensurabile: cosa questa su cui crediamo convenga anche Tranfaglia). Qualunque conclusione si voglia trarre da questo discorso, è certo. che non sempre e dovunque l'urto fra lo Stato liberale e le forze emergenti - urto che in Inghilterra o negli Stati Uniti, durante la prima metà del secolo, è stato anche durissimo - ha portato come conseguenza la concentrazione del potere, la soppressione delle libertà civili, il fascismo in una parola. Il che dovrebbe portarci a concludere che la natura del liberalismo, i suoi presupposti filosofico-politici, non siano poi così perversi come si 14 BioliotecaGino Bianco

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