Corrado Scattaretico Ciò perché tutti i Comuni e le zone che formano i comprensori stessi possano meglio mostrare le loro effettive necessità, sia nel campo dell'agricoltura, sia nel campo dell'industria, del commercio, dell'artigianato e del turismo, affinché le loro attività mediante appropriati piani di sviluppo, di incentivazione e di giusta programmazione, conseguano un netto miglioramento dell'economia e, quindi, del reddito sia provinciale che pro-capite. Un maggiore benessere, dunque, anche per le zone più arretrate e povere di risorse naturali delle singole province della regione campana. CORRADOSCATTARETICO La Calabria fra Bonaparte e Murat L'opera del Mozzillo (Atanasio Mozzillo, Cronache della Calabria in guerra, 1806-1811, 3 voli., Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1972) - conoscitore come pochi della società calabrese, della sua cultura e della letteratura italiana e non italiana ad essa ispirata, delle strutture economiche e della stratificazione sociale - si presenta con caratteri che rivelano anche a un profano l'imponente massa di ricerche fatte. L'Autore ha scandagliato, infatti, con intelligenza ed amore, gli archivi di Stato di Napoli, di Cosenza, di Catanzaro e di Palermo, l'archivio privato Cavallo-Marincola di Amantea, le Archives de la Guerre e la Bibliothèque Nationale di Parigi, raccogliendo un materiale enorme la cui consultazione sarà indispensabile d'ora in avanti per chiunque voglia intraprendere uno studio sulla Calabria degli inizi dell'Ottocento. Si passa dalla corrispondenza tra Napoleone I, il fratello Giuseppe e Gioacchino Murat ai rapporti degli intendenti, dai proclami borbonici a descrizioni di devastazioni, di incendi, di violenze di ogni genere dalle quali emerge il quadro desolante di una regione devastata, con un tessuto sociale irrimediabilmente lacerato. Gli atti processuali della commissione militare di Cosenza ci illuminano sui criteri della giustizia militare, i documenti parigini (in particolare il manoscritto del generale J annelli che represse il brigantaggio nella zona di S. Eufemia tra il 1810 e il 1811) ci danno dei profili essenziali ma efficaci dei più famosi briganti calabresi da Lorenzo Benincasa a ~aolo Mancuso, da Giuseppe Russo a Vincenzo Luca ad Angelo Lizzuto. Questa così ampia e varia raccolta di materiale documentario, che ovviamente presuppone un lungo e meditato lavoro di cernita, fornisce allo studioso una serie di testimonianze di ogni genere e provenieriza che costituiscono spesso importanti nuove acquisizioni: è il caso - tanto per fare un esempio - del « Quadro degl'individui di Calabria citeriore periti in servizio del Re e della Patria », redatto nel 1809 dal Commissario straordinario di Gioacchino Murat nella provincia, che con~iene i nomi di quanti erano stati « vit116 BibliotecaGino Bianco
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