. Vittorio Sirianni sui concorrenti che non avranno aperto gli occhi. Facilitate il vostro stesso lavoro semplificando tutto ciò che potete, in qualunque luogo e in qualunque momento. VITTORIO SIRIANNI Uno studio sul Salernitano La SVIMEZ, nel 4° volume d'una sua recente ricerca sul Mezzogiorno rivolge la sua attenzione alla Campania e procede ad una dettagliata analisi del territorio, dividendo l'elaborato nei seguenti cinque capitoli: 1) Distribuzione territoriale della popolazione e dell'attività economica. 2) Il sistema urbano. 3) Servizi scolastici e ospedalieri. 4·) Infrastrutture di trasporto. 5) I comprensori. Per quanto riflette il primo capitolo, esso è stato diviso in un'area ad incremento demografico e densità piuttosto elevata definita «Dinamica» e in un'area a bassa densità con popolazione in diminuzione o in leggero aumento definita « Area di spopolamento». La provincia di Salerno è stata compresa nella zona ad alta densità demografica solo per la direttrice che dai confini di Pompei (Scafati), porta al capoluogo, mentre è stata collocata nella zona a media densità per gli agglomerati di Sarno e Positano e, infine, in quella a bassa densità, ma con forte incremento demografico per l'agglomerato di Eboli. L'area di spopolamento comprende i Comuni di Sala Consilina, Ascea e Sapri. L'area dinamica viene fatta partire da Giugliano (Napoli) e terminare a Castellabate (Salerno). Essa costituisce il 21,4% dell'intero territorio regionale con un'estensione di Kmq. 2.190 e con una popolazione di 3,8 milioni di abitanti sui complessivi 5 milioni e 160 mila dell'intera regione, costituente il 74,3%. Nell'area dinamica, l'incremento, nel periodo considerato, è stato del 12,7%, mentre il decremento globale in quella di spopolamento è stato del 3,1 %. Nella prima, la densità demografica raggiunge un valore medio di 1.318 abitanti per Kmq., pari, cioè a quello della provincia di Milano, la quale ha un'estensione territoriale di poco inferiore (Kmq. 2.769). Nella zona ad altissima densità vengono individuati i capoluoghi di Caserta, Napoli e Salerno, mentre in quella a bassa densità viene incluso il solo Comune di Eboli. In definitiva l'intensità del fenomeno va decrescendo a mano a mano che dalla zona di Napoli si procede verso l'interno. Nell'area di spopolamento vera e propria sono stati compresi i Comuni dell'Est del Cilento. Si è calcolato che il peso demografico delle zone ad incremento nell'area di spopolamento, in complesso, è del 27,9%, mentre esse interessano una superficie pari al 23,8%. Per maggiore chiarimento si precisa che la zona di Eboli di cui innanzi,· ' ' 112 63ibliotecaGino Bianco
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