Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

Recensioni Miti e realtà del dirigente Pensa prima di agire: il denaro non è tutto. Nessun dirigente spenderà mai tempo ed energie per dimostrare di aver torto. Non c'è grande dirigente che non sia semplicemente l'espressione di una grande idea. Le entrate debbono superare le uscite. Per quanto elevata, la capacità manageriale è sempre inferiore a quella di cui l'organizzazione ha bisogno. Un dirigente, o è abbastanza competente da poter dirigere l'impresa, o non lo è. Se hai bisogno di calcoli sofisticati per giustificare un'azione probabilmente essa è sbagliata. Se stai facendo qualcosa di sbagliato, lo farai male. Se stai tentando l'impossibile, certo fallirai. Il modo più facile di fare quattrini è smettere di perderne. Questi sono i dieci «principi» che Robert Heller, giornalista americano, offre ad « alcuni dei suoi 1nigliori amici» che operano da dirigenti in grosse industrie. Heller è un giornalista finanziario molto conosciuto in America. Ha lavorato per il « Financial Time » e per l' « Observer » come esperto di problemi finanziari ed industriali. Ha scritto questo ultimo volume (Il dirigente nudo) e lo ha dedicato, come annota nel suo accentuato sarcasmo tipico degli americani un po' paradossali, a tutti i dirigenti che fecero la cosa giusta per la ragione sbagliata e furono per questo acclamati come geni ed eroi; e a tutti quelli che fecero la cosa sbagliata per l_a ragione giusta, per la ragione sbagliata o per nessuna specifica ragione e che occupano tuttora i loro posti super ... pagati. Perché il dirigente è nudo? Come l'imperatore nudo di Andersen appariva vestito di abiti sontuosi non solo ai sudditi, ma anche ai suoi stessi occhi, così il dirigente di oggi appare anc_ora più impaludato da vesti pesantissime che si chiamano « prestigio » e « potere personale » e soprattutto appare addobbato da una veste « senza cuciture» che lo avvolge tutto e che si chiama « organizzazione scientifica», il cui culto è diventato, per Helle:r, una delle più diffuse religioni della nostra epoca. Ma il fatto è che la sontuosa organizzazione scientifica, come le vesti dell'imperatore, non esiste. Il primo vero, clamoroso mito dell'organizzazione scientifica è che essa esista. Perciò il -nostro «dirigente» è nudo, globalmente nudo: e solo se se ne accorgerà, sembra dire Heller, riuscirà a riavere indietro i propri vestiti. L'attacco alla lunga· serie di definizioni, di tradizionali formule che hanno contrassegnato da anni l'organizzazione scientifica del lavoro, è deciso e a volte cattivo. Le «motivazioni», le «consulenze», la programmazione 107 BibliotecaGino Bianco

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