Nord e Sud - anno XX - n. 167 - novembre 1973

Francesco Compagna e preferisco, quindi, evocarè le più domestiche immagini delle piccole Californie europee: della Provenza e della Savoia-Delfinato, per esempio, dove, in località dotate di attributi turistici convenientemente valorizzati, sono state insediate importanti sedi della ricerca scientifica e di conseguenza sono state attirate le industrie pulite e d'avanguardia. Se noi riusciremo a concentrare in alcune aree del Mezzogiorno convenientemente attrezzate e valorizzate la maggior parte dei centri di ricerca scientifica che è necessario chiamare in vita (20 istituti e 74 laboratori come primo traguardo) per consentire al Paese di recuperare il suo ritardo rispetto ad altri paesi industrializzati, avremo conferito al Mezzogiorno il più alto dei valori metropolitani e avremo modificato quella logica di fattori agglomerativi che, in quanto sfavorevole al Mezzogiorno, ha determinato l'ineguale distribuzione regionale nell'industrializzazione italiana. Se, invece, i centri della ricerca scientifica saranno localizzati nel Nord (a Gorgonzola e a Padova - ad esempio - dove già sono stati localizzati 5 laboratori), l'industrializzazione del Mezzogiorno sarebbe irrimediabilmente compromessa: nel senso che non sarebbe - come suol dirsi - autopropulsiva e autosufficiente, ma sarebbe - come pur suol dirsi - coloniale : non solo telecomandata da centri di direzione, ma anche alimentata da centri di ricerca localizzati fuori dal Mezzogiorno. E nuove ferite ne deriverebbero per il territorio sia al Nord che al Sud, perché lo squilibrio nella distribuzione regionale dei valori metropolitani avrebbe conseguenze anchè più gravi di quante ne abbia avute lo squilibrio nella distribuzione regionale dei valori industriali e urbani. « C'è un'occasione scientifica del Mezzogiorno » - scrissi fin dal 1966 parafrasando Dorso che nel secondo dopoguerra parlava di un'occasione storica del Mezzogiorno - « e c'è una via turistica all'industrializzazione » - aggiungevo con un'altra parafrasi di formula politica - poiché è la valorizzazione turistica che, come in Provenza e Savoia, potrebbe consentire di promuovere nel Mezzogiorno, a partire dalle sedi della ricerca scientifica, un'industrializzazione pulita e una civile urbanizzazione. Ecco: nei limiti di questa relazione, dai temi astratti del giardinaggio territoriale io ho cercato di ricavare alcuni concreti punti di attacco per una politica di organizzazione e valorizzazione dello spazio che sia conforme ad una concezione meridionalista dello sviluppo italiano e che possa articolarsi in una programmazione per progetti. E ho cercato di ricondurre ad una logica geo-politica - o, meglio, alla logica di quella che Nice preferiva chiamare geonomia - le logiche spesso divergenti, e comunque parziali, cui si ispirano da un lato l'efficientismo industriale e dall'altro il perfezionismo urbani~tico. 100 BibliotecaGino Bianco.

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