Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Napoli città problema insediate industrie di notevoli dimensioni che scaricano direttan1ente a mare i loro rifiuti, ma con effetti diversi sull'inquinamento delle acque superficiali: la Cementir e la Eternit, la Montedison e l'Italsider. Senza scendere, in questo momento, nei particolari del tipo di inquinamento derivante dagli scarichi di queste industrie e, segnatamente, delle ultime due, ci pare, comunque di poter affermare che gli specchi d'acqua corrispondenti alla zona occidentale si presentano in condizioni particolarmente compromesse anche ad una prima superficiale osservazione. Le caratteristiche estetiche e qualitative delle acque marine risultano gravemente alterate, per cui qualsiasi attività legata alla balneazione (un tempo particolarmente fiorente) risulta del tutto impossibile mentre sono completamente scomparse le attività connesse alla pesca. La situa zione è, poi, ulteriormente aggravata dal fatto che all'inquinamento di natura industriale si aggiunge anche quello dello sbocco fognario in corrispondenza della via Pozzuoli a Bagnoli. Nell'altra zona industriale (S. Giovanni a Teduccio) ad est della città, l'insediamento più rilevante è quello della Mobil, ma non è questa l'unica causa di inquinamento di natura industriale dal momento che anche altre attività di minori dimensioni scaricano le loro acque reflue in una rete di canali di bonifica (Corsea, Fosso reale, Rondinelle, Baronessa ecc.) che confluiscono nel collettore Sperone con sbocco a mare all'altezza della zona Granili-Vigliena. Vale anche in questo caso quanto detto per la zona precedente per cui è inutile dire che su queste acque è impensabile oggi qualsiasi attività che non sia quella industriale che appunto vi si svolge. La fascia costiera urbana, infine, quella dal Molosiglio a Posillipo capo, come si è accennato, è sede di un diverso tipo di inquinamento prevalentemente di natura domestica. Prevalentemente, ma non esclusivamente. Infatti occorre subito distinguere, soprattutto per questa zona del litorale, l'inquinamento da mare dall'inquinamento da terra. Il primo non è certamente di natura domestica, ma presenta sia gli aspetti di questo sia quelli tipici dell'inquinamento di natura industriale e segnatamente dei prodotti petroliferi. Infatti non va affatto trascurata la presenza pressoché costante di navi nel golfo e, in particolare lo sta- · zionamento di flotte militari. Queste ultimè, specialmente se, come accade quasi regolarmente, sono formate anche da portaerei si traducono nella presenza di una vera e propria popolazione di 5-6.000 abitanti con tutti i bisogni· e, soprattutto, i rifiuti di tale carico demografico aggravati dall'avere a portata di mano una così grossa e comoda pattumiera quale viene ormai consider:ito con sempre maggiore frequenza il mare. Ai prodotti che queste « reti fognarie» aggiuntive riversano in mare vanno 93 Bib·liotecaGino Bianco

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