Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Aurelio Pane andare oltre, ma il problema potrebbe essere· meglio definito nella sua struttura se osservato in funzione delle morti nelle età infantili e senili, più sensibili al fattore climatico. Il presente studio della dinamica mensile delle principali componenti naturali e sociali della demografia napoletana si completa con le iscrizioni e le cancellazioni anagrafiche. Queste, come è noto, sono determinate da diversi fattori di natura economico-sociale, e, più specialmente, da un lento e continuo processo di osmosi, generalmente definito inurbamento: questo essendo inteso sia negli aspetti negativi che in quelli positivi. Da ciò consegue l'interpretazione dell'andamento degli indici mensili di « migratorietà » che sì presentano irregolari in alcuni mesi e con una evidente tendenza crescente nel periodo settembre-ottobre nonché decrescente in quello di maggio-giugno: la mobilità migratoria ha subìto trasformazioni di carattere sostanziale dal 1900 al 1972, periodo in cui il gruppo di mesi ad indici decrescente denoterebbe l'abbandono di un comportamento, una volta diffuso, che senz'altro trovava origine in norme legislative, quello cioè di attendere il 4 maggio per effettuare traslochi ed il gruppo di mesi ad indici crescenti attesterebbe invece l'attesa da parte di vosti gruppi sociali alla ripresa delle attività produttive cittadine. Le considerazioni dianzi esposte richiamano il massimo assoluto dei matrimoni del primo autunno. Infatti, se ammettiamo che la sua misura possa essere l'effetto di due cause, quali· anticipo dei matrimoni della stagione invernale oppure maggiore predisposizione ad una sistemazione familiare nel momento in cui l'attività economica si risveglia dalla stasi estiva, la seconda ipotesi, senza trascurare l'importanza della prima, sarebbe la prevalente per il legame che ad essa si riconosce con l'altro indice di immigrazione nel medesimo periodo. 3. Finora ci siamo limitati a considerare l'intensità degli indici mensili e le possibili cause che ne hanno determinato le fluttuazioni. Gli stessi risultati, però, si assumono come elementi di base per condurre l'analisi nel campo della variabilità, misurata con i tradizionali strumenti statistici, nonché con gli altri di una metodologia di tipo strutturale avente per oggetto la cograduazione n1ultipla, la quale richiama nelle sue linee generali la correlazione multipla. È ovvio che le due direttrici di indagine individuano altrettanti tempi di studio, di modo che in un primo momento si può identificare l'evoluzione dei fenomeni attraverso il tempo e poi osservare il co1nportamento degli stessi fenomeni nel loro insieme, riferiti cioè a tutto il periodo. La_determinazione dei più ricorrenti indici (C, A, cr) ci presenta una 76 . BibJioteca'3inoBianco

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