Guido Cella restabile i cui effetti sui prezzi della produzione interna non s1 erano ancora pienamente manifestati alle date del blocco, o sono stati ritardati dalla riduzone estiva dell'attività produttiva, ma non tarderanno a farlo con la scadenza del blocco stesso e con la ripresa autunnale sommandosi a quelli dell'ascesa dei prezzi internazionali.· Per rispondere a questo interrogativo è in primo luogo necessario esaminare da vicino il meccanismo attraverso il quale una riduzione del potere di acquisto della lira sui mercati internazionali può riflettersi nel livello dei prezzi interni. Ciò può avvenire secondo due canali fondamentali. Il primo è costituito dall'importazione di beni destinati direttamente a consumi ed investimenti (beni finali), il secondo - che, come si vedrà tra poco, ci interessa più da vicino - dall'importazione di beni destinati ad essere ulteriormente trasformati da parte delle attività produttive nazionali (beni intermedi). In linea teorica in ambedue i casi l'aumento del prezzo all'importazione dovrebbe rendere più convenienti i beni concorrenti di produzione interna, sui quali dovre:bbe quindi dirottarsi una parte della domanda· di beni finali e intermedi prima rivolta all'estero. A sua volta questa circostanza può produrre due ordini di conseguenze secondo che l'offerta interna dei beni di cui è aumentata la domanda sia rigida oppure no. Nella seconda alternativa ìl pronto adattamento dell'offerta attenua le tensioni inflazionistiche che altrimenti l'aumento della domanda interna avrebbe prodotto, o addirittura riduce i costi unitari se comporta una maggiore utilizzazione degli impianti il cui costo viene quindi a ripartirsi su un maggior numero di unità prodotte. Naturalmente la protezione accordata dalla svalutazione ai produttori nazionali può indurli ad aumentare i prezzi interni, ma è evidente che tale aumento dovrà essere contenuto per mantenere una differenza significativa tra i prezzi interni e i prezzi all'importazione. In breve, quindi, se l'offerta interna è sufficientemente elastica, una svalutazione della moneta nazionale non esercita . una spinta eccessiva sui prezzi interni, e, nella ipotesi migliore, può consentire un aumento dei margini di profitto anche nell'ipotesi di stabilità dei prezzi stessi. Quando invece l'offerta è rigida - perché quei beni di importazione non vengono prodotti all'interno (beni non competitivi), oppure perché, pur essendo prodotti, vi è scarsa capacità produttiva inutilizzata, oppure ancora per l'esistenza di rigidità sul mercato del fattore lavoro - allora la pressione della domanda si tradurrà in una consistente spinta al rialzo dei prezzi e dei beni in esame. Per i beni non competitivi l'aumento riguarderà i soli prezzi di questi stessi beni (salvo poi ad avere le riper62 _Bibliot_ecaGino Bianco
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