Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Autori vari industrializzati) può essere suddivisa in tre :sezioni, quella dei grandi paesi (esclusivamente, gli Stati Uniti) aventi un settore estero relativamente modesto; quello dei paesi capitalistici di medie dimensioni in cui il commercio con l'estero (come nel caso della Germania occidentale e del Regno Unito) occupa una percentuale del PNL leggermente superiore al 20%; i piccoli paesi, come Austria, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia, in cui il commercio estero ha un peso che va dal 25 al 40% del PNL. L'inflazione tende a propagarsi dal primo paese agli altri: negli Stati Uniti, secondo W. D. Nordhaus in particolare, l'inflazione è quasi esclusivamente dovuta a cause interne (negli ultimi anni, è dovuta agli aumenti del costo da lavoro a loro volta originati dalla frammentazione del mercato del lavoro e dal conseguente accresciuto potere di contrattazione dei sindacati operai); nel secondo gruppo di paesi, le cause esterne d'inflazione hanno un'influenza più marcata che nel caso statunitense; nel terzo gruppo di paesi (tra i quali forse si potrebbe collocare recentemente anche l'Italia), i prezzi esteri esercitano una influenza maggiore dei prezzi interni nel determinare il tasso globale d'inflazione. In conclusione, il meccanismo causale d'inflazione procederebbe, a livello internazionale, da aumenti salariali e quindi aumenti di prezzo negli Stati Uniti, fino a giungere all'allineamento dei prezzi nei paesi minori attraverso le importazioni e tramite gli aumenti salariali che dai settori esportatori si diffonderebbero al resto dell'economia. A tutto il 1968 i prezzi internazionali sono cresciuti ad un ritmo non superiore al 2% all'anno; nel 1969 sono saliti del 3%, nel 1970 del 5,8%, per crescere quindi del 3,7% nel 1971. Nel 1972, dopo il secondo grande allineamento monetario, i prezzi internazionali sono aumentati, secondo una stima provvisoria, meno del 3 %. Le modifiche nelle parità effettive tra le monete dei singoli paesi hanno esercitato una sensibile influenza sui prezzi internazionali: negli anni 1965-1967, la stabilità dei prezzi internazionali era assicurata ancora dal permanere del regime dei cambi fissi e dalla concorrenza tra i maggiori paesi industrializzati. Successivamente ed in particolare con la rivalutazione del marco tedesco nel 1969, la « disciplina » imposta dall'industria tedesca sul mercato internazionale si allenta e si avviano i forti aumenti di prezzo dei prodotti internazionali. Gli accordi monetari di Washington e il successivo allineamento monetario alla fine del 1972 sembra che abbiano invece avuto l'effetto di frenare l'inflazione internazionale per la compensazione tra diminuzione dei prezzi dovute alla svalutazione del dollaro ed aumento di prezzi dovuto alla rivalutazione delle altre monete. Oltre che a questo circuito - che va dai maggiori salari e prezzi negli Stati Uniti agli aumenti di prezzo nel resto del mondo, fino al rista56 . BibliotecaGino Bianco

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