Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Argomenti Negli anni 1968-1970 la quota del commercio estero (media delle esportazioni e delle importazioni di beni e servizi in percentuale del prodotto nazionale lordo a prezzi correnti) è aumentata, rispetto agli anni 1960-1962, in quasi tutti i paesi industrializzati dell'Occidente, fatta eccezione per la Dani,marca ed i Paesi Bassi. Per l'Italia, il peso del commercio con l'estero è salito dal 15.6% al 19% del PNL; ed anche paesi come gli Stati Uniti, che tradizionalmente erano relativamente indipendenti dal· mercato internazionale, hanno segnato significativi incrementi nel peso relativo della « componente estera » dell'economia (per gli USA negli ultimi anni il settore estero è arrivato al 6?/o circa del PNL). Data la crescente integrazione delle economie industlializzate, si sono messi in opera negli anni più recenti nuovi meccanismi di propagazione degli aumenti di prezzo a livello internazionale. Questi meccanismi, secondo gli economisti dell'OCDE, si possono raggruppare, generalmente parlando in tre categorie: a) il meccanismo dei prezzi internazionali in senso stretto; b) la trasmissione di un eccesso di domanda da un mercato all'altro attraverso le esportazioni; e) l'importazione non desiderata ed incontrollata di mezzi liquidi dovuta agli afflussi di capitale dall'estero. Fattori di inflazione internazionale meno attivi sarebbero poi i legami che si stabiliscono tra le società multinazionali e tra i sindacati operai da paese a paese; nonché le anticipazioni inflazionistiche a carattere internazionale e gli effetti di dimostrazione connessi ai contratti di lavoro che, stipulati tn un paese, indurrebbero imprese e sindacati operai cli altri paesi ad imitare le clausole inserite nei contratti di lavoro dei paesi leaders. Il meccanismo dei prezzi internazionali opera attraverso le cosiddette importazioni non concorrenziali (cioè aumento di prezzi per merci che non sono prodotte all'interno e che sono necessarie o al consumo della popolazione o alla produzione di altre merci; nel caso italiano, ad esempio, carni o petrolio greggio); attraverso le importazioni concorrenziali (cioè di merci che sono anche prodotte all'interno; è il caso del grano il cui aumento di prezzo su_ scala internazionale conduce ad aumentare il prezzo anche in Italia perché altrimenti gli speculatori ne esporterebbero in grandi quantità); attraverso le reazioni degli esporta~ tori (un aumento di prezzo sui mercati di esportazione fa crescere i pro-· fitti degli esportatori e quasi certamente fa ·aumentare i salari in questo settore. Gli aumenti salariali si diffondono anche ai settori non esposti alla concorrenza internazionale, dove sono traslati sui prezzi dei rispettivi prodotti, generando un aumento del livello generale dei prezzi). · Il meccanismo causa.le di trasmissione degli aumenti di prezzo che gli economisti dell'OCDE sembrano accettare, è il seguente: l'economia mondiale (o, meglio, il mercato mondiale controllato dai maggiori paesi 55 BibliotecaGino Bianco

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