Francesco Compagna non pretesto di polemica sulle bandiere, mà occasione di un comune sforzo di aggiorna,nento, per mantenere e non per disattendere impegni che verso la Calabria e la Sicilia sentiamo tutti con eguale passione, di dover .-inantenere. Cosi come sentiamo tutti di dover assumere nuovi e rilevanti impegni nei confronti dei grandi giacimenti meridionali della disoccupazione e della sottoccupazione. Con1e ho detto a Bari, « il problema dei grandi agglomerati urbani del Mezzogiorno, di Napoli e di Bari, di Taranto e di Reggio, di Catania e di Palermo, diventa di ora in ora più grave ». È questa « la frontiera più debole, più vulnerabile, più esposta della politica meridionalista e in generale della democrazia italiana ». Portiamo avanti, dunque, una « politica dei boschi e delle acque ». Nessuno più di me è consapevole della necessità di non sottovalutarne l'importanza e deU'errore comniesso quando le oscillazioni della « pendolarità delle scelte strategiche » hanno indotto a trascurare questo impegno che ci è s'tato trasmesso dai Nitti e dai Fortunato. Ma mi- sia consentito di affermare che oggi più che mai i fatti din1ostrano quanto avesse ragione chi da anni ha insistito sulla necessità di impostare e di portare avanti nel Mezzogiorno una « politica della città ». FRANCESCO COMPAGNA 50 . BibJiotecaGino Bianco
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