Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Italico Santoro minerale e la laminazione. La prima fase :dovrebbe essere riservata ad impianti da localizzare presso le miniere di ferro più competitive, e quindi nel Terzo Mondo 4, la seconda agli stabilimenti ubicati lungo la costa dei paesi industriali che sono poi anche i principali paesi consumatori. Sotto il profilo tecnico, questo nuovo tipo di siderurgia segnerebbe il trionfo della riduzione diretta, che rende inutile il ricorso al carbone: il minerale verrebbe arricchito sul posto e trasfor1nato in quel semiprodotto che è appunto la bramma prima di essere trasferito ai grandi laminatoi. Invece di · importare e lavorare la materia prima i paesi industrializzati dovrebbero approvvigionarsi soltanto in bramme. Dal panorama industriale finirebbero per scomparire i grandi altoforni. Ma questa scomparsa non sarebbe che il sintomo di una più prof onda trasformazione; la stessa unità concettuale della siderurgia non avrebbe più ragione di essere, una volta che il settore venisse smembrato tra una industria di base localizzata in prevalenza - come molte di questo tipo - nei pressi della materia prima e quindi nell~ aree ancora in· fase evolutiva, ed una industria di trasformazione insediata invece nelle aree più ricche ed avanzate. Verrebbe così approfondito un processo già in atto, che tende appunto a decentrare alcune strutture produttive, coinvolgendo nell'industrializzazione i paesi del Terzo Mondo e alleggerendo la concentrazione che si è venuta a realizzare in passato nei poli di maggiore sviluppo. A rafforzare l'ipotesi di una siderurgia per bramme sono anche le previsioni sul futuro fabbisogno di acciaio, e quindi sul volume di investimenti che saranno necessari per farvi fronte. Tra il 1980 e il 1985 l'industria siderurgica dovrà produrre almeno un miliardo di tonnellate annue per soddisfare una richiesta che si presenta in continua e sostenuta evoluzione 5 • È un livello quasi doppio rispetto a quello attuale, e i nuovi impianti comporteranno un investimento che viene valutato intorno ai 60 miliardi di dollari (ai quali vanno aggiunti ancora 25 miliardi necessar per mantenere in efficienza le strutture già esistenti). Altri 30 miliardi dovranno 4 Uno sviluppo della siderurgia di base può essere ipotizzato ragionevolmente per alcuni paesi dell'America Latina - Brasile e Venezuela, per altri dell'Africa Centro-Occidentale, per l'India, per l'Australia. 5 Secondo uno studio giapponese la domanda mondiale di acciaio manterrà per tutto il decennio in corso un tasso di incremento annuo pari al S per cento rimanendo superiore alle capacità produttive. '· 34 BibliotecaGino Bianco

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