Da una ''nota'' ali'altra di Sergio Gagliardo Strano destino, quello della « Nota preliminare al bilancio di previsione » per il 1974, resa nota di recente dal Ministro del Tesoro, Ugo La Malfa. Un destino cui non si è sottratta, oltre dieci anni or sono, l'altra «Nota», quella aggiuntiva del 1962, presentata dal Ministro del Bilancio, che era allora lo stesso La Malfa. Arco di governo, in quei giorni, il centro sinistra e arco di governo il centro sinistra oggi: l'una e l'altra « Nota» accomunate dalla medesima volontà di impegnare le forze politiche e sindacali in un'opera di ripensan1ento sullo stato presente e futuro del paese, in una rimeditazione degli errori commessi e quindi delle politiche da porsi come obiettivo per superare gli squilibri « storici » del nostro meccanismo di sviluppo, primo fra tutti il rapporto fra consensi locali e consensi individuali. Allora, nel 1962, la « Nota», pur tra l'attenzione più generale, conseguì risultati limitati sul piano concreto: sarebbero dovuti passare anni ed anni di contraddizioni, infatti,- prima che si desse ragione ai suoi contenuti e ci si rammaricasse di aver lasciato irrisolti i nodi della società italiana. La conseguenza è stata, allora, l'insorgere ed il diffondersi di tutta una lunga serie di comportamenti incoerenti, evidenziati oggi, in modo particolarmente impietoso, da come funzionano, e più spesso da come non funzionano, le strutture pubbliche, centrali. e periferiche, del paese. La « Nota preliminare» presentata da La Malfa poche settimane fa, va sottratta alla fine della sua gemella di dodici anni fa. Essa, per la particolare collocazione operativa di La Malfa e per la concomitante persistenza di un duro periodo congiunturale nel paese, va al di là del fatto contingente, rappresentando un quadro di !"iferimento essenziale, valido sia in termini di consuntivo che di speranze per l'avvenire. La Nota potrebbe avviare un processo di risanamento della dissennata opera di autolesionismo compiuta in tutti questi anni, della dissipazione più feroce delle risorse disponibili e delle incongruità di un paese ancora troppo vicino, nei limi ti del suo sviluppo, alle condizioni di un certo mondo sudamericano più che ai progressi tipici delle società a~anzate dell'Occidente. 18 BibliotecaGino Bianco
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