Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

L'eresia della libertà alcuna possibilità di far conoscere le proprie op1n1oni agli altri cittadini sovietici se davvero essi parlassero soltanto a se stessi? Evidentemente il fenomeno del dissenso non è così limitato, come si vorrebbe far credere. La stessa qualità delle accuse, infine, indica che la preoccupazione di Mosca per il possibile estendersi del malessere civile nel profondo della società sovietica, in parallelo al processo di distensione con l'occidente, è tutt'altro che secondaria. Distensione e democratizzazione Un dato permanente delle accuse rivolte dalla propaganda sovietica ai dissidenti è che essi sarebbero nemici della distensione. Anche questa tesi è stata ripresa, sia pure con diverse sfumature, dai partiti comunisti occidentali. I dissidenti, con la loro opera di « calunnie antisovietiche », farebbero il gioco dei fautori della guerra fredda occidentali, tentando di mettere il bastone tra le ruote della difficile opera di distensione· tra i due blocchi. In particolare, con il loro appello all'opinione pubblica occidentale, i dissidenti tenterebbero di boicottare gli accordi economici tra Stati Uniti e Unione Sovietica, sabotando il tentativo di Mosca di ottenere la qualifica di « nazione più favorita » nei -rapporti commerciali con Washington. Su questi temi ha preso ufficialmente posizione la « Pravda », con un linguaggio di grande violenza. Sacharov e Solgenitsin sono stati definiti dall'organo del Pcus « rinnegati », « fantocci della reazione borghese ». Su un piano analogo, un altro giro di vite dell'attuale stretta ideologica nell'Urss è stato dato dall'organo delle forze armate sovietiche. Come preludio della conferenza per la sicurezza europea, in cui tornerà sul tappeto la spinosa questione della libera circolazione degli uomini e delle idee, che ha visto finora l'Urss su posizioni di intransigenza, « Stella rossa» ha ribadito la cosiddetta dottrina Breznev sulla « so"vranità limitata». Come è noto, tale impostazione, enunciata dal segretario del Pcus pochi giorni prima dell'invasione della Cecoslovacchia, prevede il diritto sovietico, e degli altri paesi « fratelli », a intervenire quando in un paese socialista la « legalità » sia minacciata. L'ondata autoritaria si sviluppa ·dunque su più direttrici, tenendo a ·riaffermare senza possibilità di equivoco il rigido centralismo di Mosca. È . un monito non solo per il « comunismo nazionale» di Ceausescu, ma anche per i residui fermenti di liberalizzazione nei paesi del blocco orientale. ·Ed è anche una risposta 11 BibliotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==