L'eresia della libertà tutti gli strati della popolazione. Gli oppositori si trovano nelle fabbriche e nelle scuole: il loro coraggio è grande, perché non potranno mai contare sull'indiretta tutela dell'opinione pubblica occidentale che in qualche modo ha protetto finora Sacharov e Solgenitsin, se non Yakir, Krassin e Amalrik. L'« Amnesty international » ha pubblicato un elenco di cittadini sovietici dissidenti, internati in cliniche psichiatriche o in campi di lavoro forzato. Vladimir Khaustov, operaio; Vladimir Borisov, operaio; Alexander Rybakov, operaio specializzato; Boris Evdokimov, giornalista; Genrik Barmin, ingegnere; Seergej Rurtov, ingegnere; Lazar Lyubarski, ingegnere; Shimon Grilyus, ingegnere; Grigory Bernam, filologo; Mikail Selenkov e Ivan Vall, « propagatori religiosi »; Mikail Torusov, sovversivo. Si tratta di nomi non famosi, di gente che appartiene a tutti gli strati sociali. Dal canto suo, l'ONU - imprigionata dai limiti del diritto di «veto» dell'URSS - ha espresso ufficiosamente la sua preoccupazione per la sorte dei dissidenti, sottolineando che non si tratta di « pochi casi isolati ». La stessa vicenda della campagna propagandistica orchestrata dal regime sovietico contro Sacharov e Solgenitsin con l'appoggio compiacente della cultura « ufficiale », ha avuto un risvolto significativo. Gli scrittori Vladimir Maksimov e Aleksandr Galic e il matematico Igor Shafarevic hanno proposto che a Sacharov venga assegnato il premio Nobel per la pace. In una lettera aperta fatta pervenire ai corrispondenti stranieri di Mosca proprio nei giorni in cui si temeva che l'incriminazione di Sacharov fosse imminente, i tre intellettuali lo hanno definito « un'eminente figura di combattente per una vera democrazia, per i diritti e la dignità dell'uomo, per una pace autentica e non illusoria ». Certo, si tratta ancora di tre intellettuali. Ma intellettuale non era Elizabeta Voronianskaia, la donna che si è uccisa a Mosca per esser stata costretta a rivelare, dopo un interrogatorio· di cinque ore della Kbg, il luogo dove era nascosto un manoscritto inedito di Solgenitsin, Arkipelag Gulag. Né solo intellettuali erano i protagonisti dei tanti episodi di repressione riferiti per anni dalla « Cronaca degli avvenimenti correnti», il foglio clandestino fatto circolare nell'Urss dai circoli dissidenti e da poco misteriosamente interrotto. O coloro di cui lo ·stesso Sacharov ha fatto il nome nelle sue dichiarazioni af giornalisti occidentali. D'altra parte, si rischia di perdere di· vista le dimensioni reali 9 BibliotecaGino Bianco
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