, Napoli città problema Per la CISNAL la conquista dei netturbini è stata una tappa importante nel cammino verso la « strategia della tensione». Con la serie di scioperi proclamati negli ultimi tempi, l'organizzazione fascista è riuscita a paralizzare uno dei settori più importanti della vita amministrativa, quello che ha i riflessi più immediati sulla opinione pubblica. Sul piano strettamente politico, le strade sporche, i cumuli di immondizie e lo spettacolo di squallore e di abbandono di molti quartieri, servivano al MSI per« montare» una campagna denigratoria e qualunquistica contro il Comune, per invocare una « svolta radicale » nel senso di una soluzione autoritaria e, magari, commissariale. Durante le drammatiche giornate del colera, in diversi quartieri popolari di Napoli consiglieri e attivisti missini hanno utilizzato l'immondizia per rilanciare la vecchia « sfida» contro lo Stato democratico, per provocare scoppi di follia rivoltosa come a Reggio Calabria. Della snervante attesa della graduatoria dei 450 netturbini da infinale al Comune (selezionati su 10.000 manovali disoccupati) ha tentato di profittare, nei giorni scorsi, Almirante in persona. Sperava probabihnente - una volta affissi gli elenchi - di calarsi tra la gran massa degli esclusi, raccoglierne la rabbia e capeggiare così la rivolta dei quartieri. L'arrendevolezza ed il fatalismo degli amministratori non sono certo stati le armi migliori per stroncare questo disegno attuato, con cinismo e fredda determinazione, dal MSI attraverso la sua « cinghia di trasmissione » che è la CISNAL. La stessa relazione dell'assessore Cerciello, che pur denunciava drammatiche carenze nel funzionamento della Nettezza Urbana, è stata largamente contraddittoria, approssimativa, reticente. Si è potuto trarre la con• elusione che tutti i servizi e i locali di cui si serve la Nettezza Urbana sono inadeguati, angusti, fatiscenti: una spesa enorme per il Comune con un minimo beneficio per la città. A parte le semplicistiche considerazioni dell'assessore sui fattori ambientali e urbanistici che limiterebbero il· regolare funzionamento della Nettezza Urbana, resta la constatazione che se tutti gli altri servizi del Comune sono stati potenziati poco, quello della Nettezza Urbana risente della più lunga ed inspiegabile disattenzione. Attualmente, per le necessità giornaliere, la direzione di Nettezza Urbana si serve di 40 « dipendenze>> di cui le principali sono: il deposito di Cercola, le grotte di via Morelli, le grotte di Posillipo, l'ex scaricatoio di San Pancrazio in via delle Puglie, l'ex ospedale Cotugno a Capodichino, i locali di via Benedetto Brin, la sede di via Arena alla Sanità, gli autoparchi di via Gianturco, Santa Maria 109 Biblioteca Gino Bianco
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