Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

Ermanno Corsi venivano ben presto smistati in altri uffici, con incarichi più aderenti al titolo che avevano. Ma in tal modo l'organico della N.U., gonfiato sulla carta, risultava sempre al di sotto delle reali necessità. Gli uffici finivano sempre con l'avere qualche unità in più, mentre le strade qualche scopa di meno. Anche in queste ultime settimane si è tentato di ripetere gli « exploit » del « Comandante». Quando l'Amministrazione ha stabilito di assumere 450 nuovi netturbini, qualche partito della maggioranza ha creduto di poter utilizzare « alla laurina » la fetta di assunzioni che gli sarebbe toccata per effetto di una discutibile lottizzazione dei posti. E, come vent'anni fa, si sono fatti avanti ancora gruppi di laureati pronti a subire l'offesa dell'uso improprio del loro titolo di studio pur di uscire dalla schiera dei disoccupati e conquistare il « posto fisso ». Se non fosse stato de1nandato all'Ufficio di Collocamento il compito di fissare una graduatoria di priorità, mediante il rigoroso rispetto delle norme ministeriali, anche questa volta avremmo avuto, _probabilmente, qualche unità in più negli uffici di Palazzo San Giacomo e qualche scopa in meno sulle strade della città. Durante il serrato dibattito in Consiglio comunale, dove gli sono state rivolte aspre critiche e accuse, l'assessore Cerciello ha dovuto ammettere che su 2.558 aree in cui Napoli è divisa, solo 1.700 venivano spazzate regolarmente ogni giorno; che i netturbini in servizio non erano più di 1.200; che dei 700 addetti alla raccolta dei sacchetti davanti alle porte di casa si poteva contare solo su 460; che ben 300 operai i quali, in teoria, dovevano ripulire le strade, in pratica venivano assorbiti da altri uffici comunali come autisti, uscieri, portieri. È un esempio tipico della confusione e del malcostume che nella « grande famiglia» di Palazzo San Giacomo sono, ormai, un fatto istituzionale. Il Comune è la più grande azienda della città, in termini di dipendenti. Ma il male è che troppo spesso la si considera soltanto un « serbatoio di voti » da assecondare in tutte le sue tendenze e inclinazioni, anche quelle chiaramente nocive per la città. Del resto questa accondiscendenza non «rende» a nessuno. Tanto è vero che anche recentemente è continuato, sempre più intenso, il riflusso dei netturbini comunali verso la CISNAL che li ha attratti con una serie di promesse demagogiche. Questo è potuto avvenire proprio perché i netturbini sono stati sempre considerati « massa di manovra», strumentalizzati a fini elettorali e quinçli sono stati sempre inclini a. seguire chi prometteva di più. 108 . Biblioteca.GinoBianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==