Nord e Sud - anno XX - n. 166 - ottobre 1973

• . Netturbini latitanti di Ermanno Corsi L'Organizzazione mondiale della Sanità classifica il colera tra le « malattie da sporcizia». Considerate le condizioni di Napoli - dove la sporcizia delle strade e dei quartieri è un elemento indicativo della arretratezza della città, un elemento che si salda alla tradizionale carenza igienico sanitaria - ha scritto giustamente su « Il Mattino », nei giorni scorsi, il prof. Ferdinando De Ritis: « Non fa alcuna meraviglia che il colera sia arrivato a Napoli. Semmai dobbiamo meravigliarcr che non vi sia arrivato prima o che vi sia arrivato da solo, senza la compagnia di altre malattie epidemiche ». In realtà il colera è stato « preannunciato » da una serie di malattie infettive come tifo, paratifo ed epatite virale, che tutte si ricollegano alla sporcizia della città. Negli ultimi anni Napoli è apparsa un immenso « immondezzaio » e gli inviati dei giornali del Nord non hanno esitato a definirla la « capitale della sporcizia )> rilevando che la quantità e la continuità dei cumuli di « sacchetti a perdere» in cui ci si poteva imbattere girando per le sue strade e per i suoi quartieri, non si sarebbero potute riscontrare in nessun'altra città meridionale: nemmeno Palermo e Catania che pure sembravano aver conquistato, in tal senso, il primato nazionale. Una settimana prima che scoppiasse il colera, « Panorama » aveva intitolato « Di sporcizia si muore » un articolo di Luigi Irdi su Napoli. Si è trattato di un titolo profetico che prendeva spunto da « due milioni di taglia » sulla spazzatura, offerti dal Rotary Club a chi - tra i laureati negli anni 70, 71 e 72 nelle università o negli istituti superiori italiani - avesse escogitato un sistema, inedito e originale, per realizzare una efficiente raccolta, utilizzazione e distruzione dei rifiuti solidi della città. Commentando questo « bando », su alcuni giornali è stato scritto, nelle settimane scorse, che il concorso era stato vinto, senz'altro, dal colera. È un'amara, disperata ironia. Pulizia delle strade, raccolta dei sacchetti a perdere, loro trasporto negli sversatoi.e distruzione dei rifiuti solidi urbani sono considerati un servizio fondamentale e prior~tario in una società civile. A .Napoli è stato per molti anni il 106 . BibJiotecaGino Bianco

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