Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Argomenti nel triangolo industriale del nord, trova conveniente esportare nel Mezzogiorno macchine, capitali e classe dirigente. L'industria chimica è presente principalmente nella sua componente negativa, la petrolchimica, invadendo il Mezzogiorno di raffinerie, le quali impiegano poca mano d'opera data l'alta percentuale di impianti automatizzati e invece contribuiscono sensibilmente alla deturpazione del nostro patrimonio paesaggistico, componente essenziale, quale fonte di turismo, dell'economia di diverse regioni meridionali. La dissalazione potrebbe invece generare un'industria meccanica meridionale, fonte di lavoro qualificato per le nostre regioni e strumento di esportazione di nuove e migliorate tecniche di dissalazione. L'industria chin1ica potrebbe infine concretarsi nell'elaborazione dei composti chimici di scarico dei dissalatori, quali i sali di potassio e magnesio ottenuti dalla salamoia, riducendo così ulteriormente il costo dell'acqua distillata e portando avanti un'attività produttiva meno nefasta delle raffinerie. Prospettive queste che ci permetterebbero finalmente di affrancarci dalle industrie e dalle tecnologie straniere alle quali siamo costretti a ricorrere ogni qualvolta si voglia installare un dissalatore anche di piccole dimensioni. Sembra che qualche primo passo si sia fatto. Infatti il C.N.E.N. (Comitato Nazionale per l'Energia Nucleare) ha affrontato il problema fin dal 1962 e riguardo all'uso dell'energia nucleare quale propulsore per la dissalazione, ha progettato un reattore per la produzione di vapore a bassa temperatura, il R.O.V.I. (Reattore Organico Vapore Industriale) in grado di produrre vapore fra 120° C e 200° C. Il reattore R.O.V.I. rappresenta una soluzione italiana, nuova ed autonoma, di particolare interesse per questo nuovo orientamento della dissalazione. Ma prima di dare un inquadramento tecnico ed economico del R.O.V.I. è necessaria una sintesi di questo nuovo orientamento della dissalazione, cioè l'impiego dell'energia nucleare. Le strategie per diminuire i costi dell'acqua dissalata. - L'energia nucleare presenta interesse come fonte di calore nella dissalazione: soprattutto da quando il costo del calore dà essa ricevuto è diventato competitivo con quello del calore ottenuto dai combustibili fossili. L'idea di produrre acqua dolce dal mare con l'energia nucleare risale al 1957, quando in America i tecnici della Fluor Corporation presentarono una relazione in questo senso all'Office of Salin Water. Circa nello stesso tempo il Metropolitan Water District of Southern California incaricò la stessa società di effettuare uno studio per la 97 BibliotecaGino Bianco

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