Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

LETTERA TURA Il Gadda di "Solaria" di Mirella Galdenzi Capobianco L'attività critica di Carlo Emilio Gadda riceve un suo status giuridico al declinare degli anni '20, sulle pagine della fiorentina « Solaria » "': la confluenza del giovane Gadda, già scrittore difficile ed elitario, in quella ideale « Repubblica delle lettere » 1 costituitasi nella Firenze del primo tormentato decennio fascista, conferma l'esistenza di uno spazio letterario « separato», in cui gli intellettuali italiani credettero di poter rifiutare la compromissione con la grettezza della realtà storica, contrapponendo all'angusta chiusura della provincia nazionale una dimensione europea, alla retorica tradizionalista la volontà del rinnovamento dei modi stessi del ,., Scritti di C. E. Gadda in Solaria: Studi imperfetti, n. 6 1926; Apologia manzoniana, n. 1 1927; I viaggi, la morte nn. 4-5 1927; Teatro n. 6 1927; Cinema n. 3 1928; La Madonna dei filosofi nn. 9-10 1928; ljnguaggio, il richiamo alle pm profonde esperienze degli scrittori d'oltre Alpe: Dostoyevsky e Mann, Proust e Joyce, Kafka e Mayakov- ~ki allargano lo spazio ideale di quel discorso che in Italia non sembrava trovare interlocutori. Il rapporto di scambio fra il giovane scrittore lombardo e la società letteraria fiorentina è, in questo senso, reciproco: Gadda giunge a « Solaria » carico già di un'esperienza culturale e di vita estremamente eterodossa, registrando nella pagina e nella sua stessa psicologia, l'esistenza di una contraddizione profonda nella struttura borghese nazionale, vissuta d'istinto, e liberata attraverso la lucidità di una scrittura, che già posLe belle lettere e i contributi espressivi delle tecniche n. 5 1929; Sangiorgio in casa Brocchi n. 6 1931; Autunno n. 3 1932; La meccanica nn. 7-8 1932. 1 Intorno a «Solarla» si riuniscono le voci più vive della cultura italiana: dal 29 al 36 oltre ai direttori, Caroni, Ferrata e Bonsanti la rivista ospita i nomi di Alberti, Morra, De Benedetti Franchi, Gromo, Garosci, Montale, Saba, Raimondi, Salmi, che provenivano daila gobettiana « Il Baretti», i giovani: Ferrero, Ferrata, Vittorini, Gadda, Contini si trovano accanto a scrittori come Bacchelli e Baldini che provengono direttamente dall'esperienza Rondista. 244 BibliotecaGino Bianco

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