Ermanno Corsi sione. Molti ambienti democratici vedono in: queste misure delle pericolose concessioni al fascismo, mentre la destra chiede che si proceda verso il PCI non solo con misure amministrative, ma con provvedimenti legislativi. Il partito comunista reagisce annunciando un tesseramento segreto per i funzionari statali e l'intensificazione, dall'estero, delle trasmissioni radiofoniche in lingua italiana. Forte tensione crea anche il dibattito sull'UEO che, dopo la caduta della CED, resta l'unica occasione per ammettere la Germania nel Patto atlantico e consentirne il rianno. Il 23 dicembre, dopo otto ore di seduta, la Camera approva gli accordi di Parigi. Nella maggioranza c'è però molto fermento. I democristiani Bartesaghi e Melloni criticano aspramente la politica estera del Governo e votano contro l'UEO. Saranno espulsi dal partito. Il 1954 si chiude con un punto a favore del Governo. Il ministro delle Finanze, Vanoni, presenta un « Piano. decennale» per lo sviluppo dell'economia e per nuovi investimenti capaci di creare molti posti di lavoro. La disoccupazione, nonostante l'aumento della produzione agraria e industriale, resta il grande problema dell'Italia. Il Piano Vanoni, che dovrà comunque essere finanziato dall'Am~rica la quale] chiede come contropartita lo sfruttamento delle risorse petrolifere,ì rappresenta un modo organico per affrontarlo 10 • Così Scelba, alla fine dell'anno, può affermare che « un'aria nuova è entrata nel partito». « Vogliamo essere sempre meglio gli alfieri ~ei diseredati», dice. Il 1955 si apre, sul piano politico generale, con importanti sorr prese destinate ad avere, sia pure a lunga scadenza, ripercussioni nei tradizionali rapporti fra i partiti e sull'assetto governativo. Socialisti e comunisti esprimono valutazioni assai differenti sull'annata politica che si è chiusa, sul discorso di Pio XII all'inizio del nuovo anno. Sono i primi sintomi, deboli ma significativi, del cammino socialista verso posizioni di autonomia. Nello stesso PCI, apparso fino ad ora un enorme blocco monolitico, esplode un travaglio interno. Si accentua la diva~ ricazione tra la corrente· operaistica (che fa capo al vice segretario Secchia) e la linea Togliatti, detta dei « moderati intellettuali ». Il segretario del partito viene accusato di perseguire una politica che · 10 Il Piano Vanoni si prefigge sei obiettivi fondamentali: un incremento degli investimenti annui fino a raggiungere il 25 per cento del prodotto lordo nazionale; un aumento del reddito lordo nazionale al tasso medio annuo del 5 per cento; un moderato aumento dei consumi, ma non tale da· privare l'economia dell'aumento del risparmio necessario per gli investimenti; una bilancia dei pagamenti internazionali dell'Italia che mantenesse adeguate riserve di valuta estera ed una ragionevole stabilità dei prezzi; eliminazione in dieci anni della disoccupazione strutturale; una riduzione delle notevoli disparità nei livelli del reddito tra Nord e Sud, tra industria e agricoltµra, tra classi agiate e disagiate. 230 BibliotecaGino Biancò
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