Scelba e Saragat al Governo la destra democristiana (Andreotti, Pella) che considera la partita « tutt'altro che chiusa». Il Governo riesce comunque a passare anche questa volta, ma durante il dibattito a Montecitorio l'anticomunismo viscerale di Togni provoca gravissimi incidenti. Togni ammette pub~ blicamente di essere stato fascista, ma dice che per questo non si sente affatto in colpa. Accusa Ingrao, Laconi e Alicata di essere stati anche loro littori fascisti e spie dell'Ovra. I missini (segretario è ora, Michelini,. meglio disposto per un nuovo patto d'azione coi monarchici) si eccitano e gli danno man forte. « Deve finire il ciclo dei pat• teggiamenti, dei compromessi, delle opportunità tattiche e delle col1 lusioni coi comunisti », grida Togni scatenato. Altri deputati arrivanq a chiedere un Governo dal quale siano esclusi tutti gli esponenti democristiani e dei partiti laici che hanno fatto parte dei Governi del CNL~ In questo stato di acuta tensione tra i partiti della maggioranz~ governativa e all'interno di essi, si entra nel « semestre bianco », il periodo di sei mesi che precede l'elezione del presidente della Repubblica, durante il quale non si possono sciogliere le Camere. Il Governo) può trarre un sospiro di sollievo: i fautori di elezioni politiche antit cipate debbono mon1entaneamente accantonare le loro richieste. Rest~ però aperta la prospettiva della crisi. A novembre, inizio del « semestre bianco », la minaccia più consistente viene dai liberali. Il PLI tiene un Consiglio nazionale dal quale la posizione di Malagodi esce consolidata. La Sinistra di Carandini non entra nella nuova Direzione '1· presenta un ordine del giorno in cui si accusa Malagodi di aver consentito lo spostamento del ministro Martino dalla Pubblica Istruzione, agli Esteri senza consultarsi preventivamente con gli organi della Direzione, corresponsabili della politiGa del partito. Si critica il segretario per aver condotto il PLI ad abdicare al controllo della scuola, nonché di aver spostato l'equilibrio interno del partito verso posizioni stret .. tamente conservatrici rendendo anche difficili i rapporti di collaborazione con la socialdemocrazia e con la parte più avanzata della DC 8 • « Iniziativa democratica» segue le vicende interne del PLI COilj molta apprensione. In particolare, le posizioni sulla politica agraria e sull'IRI vengono giudicate contrastanti con i risultati del congress~ . di Napoli. Anche Saragat esprime vivo dis~ppunto. « Non si può pre.:. Nella nuova Direzione nazionale del PLI la Destra ha cinque posti (Alessi, Alpino, D'Andrea, Fossombroni, Lupina,cci); il Centro II (Astarita, Bergamasco, Bozzi, Buffa di Perrero, Cassandro, Elmo, Ferioli, Philipson, Russo, Storoni, Veronesi); la Sinistra moderata 4 (Cocco Ortu, Leone di Tavagnasco, Monteverde, Perrone-Capano ). Membri di diritto sono: Arangio Ruiz, Anton Dante Coda, De Caro, Malagodi, Martino, Orsello. 227 Bib·liotecaGino Bianco
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