Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Scelba e Saragat al Governo porto, al centro, alla sua azione di governo e pronto a sostenerne alcuni impegni, come ad esempio la ratifica del Ced. Sul punto dei rapporti con la DC, Lauro e Covelli giungono ad una clamorosa rottura a metà 1954. I rapporti tra i due principal~ esponenti monarchici si erano già fatti molto tesi nel maggio di quell'anno. Durante un tempestoso Consiglio nazionale del partito~ Lauro e Covelli si contendono violentemente il controllo della Fede .. razione napoletana. Alla fine, dopo estenuanti trattative, arrivano a~ un compromesso: Lauro manterrà la carica di con1missario, ma Covelli nominerà due sottocommissari a lu ifedeli. Lauro non tollera di essere «controllato» in casa sua. Così, prendendo spunto dall'opposizione pregiudiziale che Covelli conduce al Governo Scelba (lui vor-1 rebbe una opposizione più duttile) e dal rifiuto aprioristico della Ceci; annunciato dal suo antagonista, Lauro il primo giugno del '54 lascia il Partito Nazionale Monarchico e fonda, a Napoli, il Partito Monarchic9 Popolare (PMP), che ha per simbolo un leone con una zampa alzat~ in atto di difendere la Corona. Dal quartier generale allestito nel palazzo della sua Flotta, in via Marittima a Napoli, Lauro spara su Covelli. « La linea impressa al PNM dal segretario generale, è stata ed è tuttora in antitesi con il pensiero del Sovrano, con la volontà e l'aspirazione della base e con gli ideali per i quali siamo scesi in lotta ». Accusa poi Covelli di aver sempre scelto, come collaboratori, uomini di « opaca intelligenza » per poter far lui il « superintelligente ». Lauro spiega ai napoletani, in piazza Plebiscito, le ragioni della scissione. Parla, dicono i cronisti del tempo, da un palco tanto alto da sembrare il trono del vecchio imperatore Alturena della Turandot. I seguaci di Covelli replicano dalla sede del PNM, in Palazzo Volpi a Roma. « Lauro è soltanto un capociurma, le sue sono vane chiacchiere Lauro si distacca dal PNM non per elevate ragioni politiche, ma pef seguire un suo gioco personale. Il PNM, prima che i maccheroni di Lauro esercitassero la loro influenza demoralizzatrice, non contaminato da impure ricchezze aveva già. conquistato il Comune di Napoli». I parlamentari ed i consiglieri che seguono Lauro vengono fatti segno ad una campagna denigratoria. « Si sono fatti mettere al collo un collare con su scritto "Flotta Lauro"», dicono i covelliani. Subito dopo la scissione, Lauro e Covelii fanno a gara a chi arriva prima al cospetto del re, nell'esilio di Merlinge. Umberto dovrà scegliere tra i due partiti monarchici e dare ad uno di loro il crisma della legittimità. Covelli, con l'ex amba_sciatore Rocco, arriva prima e accusa Lauro di collusione con le forze repubblicane a danno della causa monarchica. Umberto, tuttavia, prende le distanze dall'uno e dall'al225 BrbliotecaGino Bianco -

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