Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Scelba e Saragat al Governo e bisogna sostituirlo alla Segreteria del partito. Si fa avanti Giovanni Malagodi (50 anni) legato alla destra confindustriale ed agraria. Il ➔ aprile 1954, quando si riunisce il Consiglio nazionale del partito, ltj correnti di centro e di sinistra sostengono la candidatura dell'on. Cocco Ortu. I gruppi di destra quella di Malagodi che negli ultimi tempi ha condotto una vivace polemica contro Villabruna, sollecitando la revisione dell'indirizzo politico del partito. Lo scontro, tra i due concor.: renti, è serrato, con punte molto aspre. Malagodi vince con 83 vot~ contro i 71 di Cocco Ortu. Le astensioni sono due. Aldo Bozzi viene nominato vice segretario. Comincia il « nuovo corso» del partito. È una rapida involuzione· verso il centro destra. Il PLI di Malagodi si affretta a stringere rap-l porti organici, e di subordinazione, con il padronato privato. Pro·mette che sarà impedito lo sganciamento delle aziende IRI dalla Confindustria e che sarà rimaneggiata la riforma dei patti agrari. Per i primi giorni, almeno in teoria, l'indirizzo del partito resta caratterizzato dalla fedeltà al centrismo. Un ordine del giorno, approvato alla unanimità dalla Direzione, afferma che il PLI deve perseguire una funzione di « partito di centro per salvaguardare la democrazia dall'offesa conver1 gente delle forze anticostituzionali di sinistra e si destra ». Ma subito dopo Malagodi scopre le carte. È sua intenzione impegnare il partito affinché le scelte e gli indirizzi del capitale pubblico restino subordinati agli interessi privati e affinché siano mantenuti i privilegi nell<:t campagne. Fino ad allora, il PLI non aveva mai assunto posizioni oltranziste. « Siamo decisi, annuncia ora Malagodi, a uscire dal letargo e a far sentire alta e forte, nel Paese, la voce liberale ». Il « nuovo corso» provoca subito una lacerazione dentro il partito. La Sinistra Liberale (Pannùnzio, Carandini, Libonati, Mario Paggi) - dopo un convegno a Milano giudicato «scissionistico» dalla destra e dal centro - decide di abbandonare la Direzione. « Il centro, essa afferma, si va spostando a destra per riempire il vuoto lasciato dalla crisi nionarchica e dalla vittoria dei " fanf aniani " al congresso della DC ». Con Sinlstra liberale simpatizza anche il vice segretario Orsello che, però, resta al suo posto. Gli esponenti della Sinistra continuano a militare nel PLI, ma sempre più nella condizione di « iso-· lati» e di « stranieri ». Le prese di pos'izione del PLI avranno, da questo momento, ampie ripercussioni sul Governo e costituiranno la causa maggi<?re della sua istabilità. Per quanto riguarda i partiti di opposizione, il Governo Scelba mantiene - secondo gli accord"i programmatici - rigidi « esclusivismi» nei riguardi del MSI e del PCI con la differenza, però, che mentre nei confronti del MSI si parla di «·esclusivismo costituzio223 B'bliotecaGino Bianco .

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