Scelba e Saragat al Governo Su altri due argomenti importanti - l'IRI e i Patti agrari - il Governo sarà costretto ad andare fino in fondo, cioè alla crisi. _Le prime, chiare avvisaglie di essa si hanno il 3 agosto 1954, allorché la Camera approva l'autonomia dell'IRI dalla Confindustria. Pastore, leader dei sindacalisti democristiani, tiene un discorso avanzato, col quale fa proprie gran parte delle istanze dei repubblicani, dei socialdemocratici e dei socialcomunisti. « Bisogna assegnare, afferma, una organica funzione alla presenza dello Stato nella attività produttiva, una funzione che non sia in contrasto con le finalità economiche, sociali e politiche proprie di uno Stato democratico ». L'IRI, in sostanza, deve realizzare la figura di « imprenditore pubblico » allo scopo di raggiungere « una equilibrata composizione » dei fini sociali con quelli economici. L'IRI, cioè, deve essere lo strumento fondamentale del Governo per sviluppare una efficace politica industriale aperta alle innovazioni tecniche e capace di provocare la modifica della struttura dei mercati. Il Parlamento, quindi, deve essere investito del cop.trollo dell~ gestione amministrativa e degli indirizzi generali di politica econ~micà dell'Istituto per la ricostruzione industriale. Socialisti e comunisti accettano questa impostazione che significa automatico indebolimento della Confindustria e partecipazione dei lavoratori alle scelte dello Stato-imprenditore. Per questo ritirano la loro mozione e appoggiano quella di Pastore. Anche il liberale Villabruna, ministro dell'Industria, è favorevole alla mozione democristia, na, ma lo è soltanto a titolo personale. Il PLI, infatti, guidato da Malagodi nuovo segretario nazionale, vota contro la risoluzione del Governo associandosi ai n1onarchici ed ai 1nissini. Per la prima volta i liberali si schierano all'opposizione facendo proprie le tesi dell'estrema destra (libertà di mercato, irrinunciabilità alla iniziativa privata;i isolamento delle organizzazioni sindacali). C'è materia sufficiente per una crisi immediata, ma De Gasperi e il nuovo segretario della DC, Fanfani - leader di « Iniziativa democratica» - sono contrari e assicu!'ano a Scelba l'appoggio dei gruppi parlamentari. Questo, però, non vuol dire che il Partito, nel suo quadro d'assieme, è favorevole al Governo o, perlomeno, a tutti i suoi atti. Già De Gasperi e Fanfani sostengono Scelba per motivi diversi. . Il primo perché il suo Governo è la reincarnazione del centrismo tradizionale; il secondo perché non è ancora pronta l'alternativa. A Fanfani brucia ancora il ricordo del suo primo Governo battuto dal Parlamento il· 30 gennaio 1954 4. Da allora, però, mo~ti cambiamenti sono intervenuti nella DC e i Cfr. Ermanno Corsi, Da Fanfani a Scelba. Nord e· Sud, settembre 1972. 215 BibliotecaGino Bianco
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