Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Ermanno Corsi A Primavalle, una borgata romana, si scopre un deposito di armi ed esplosivi. Alcuni neofascisti arrestati affermano di essere in collegamento con i deputati del MSI Pozzo, Di Marzio e Romuladi. « L'odio di classe è diventato strumento di governo », grida Togliatti in Parlamento. La sua voce risuona alta e forte nel silenzio generale. Sinistra e Governo sono ai ferri corti. Il 10 aprile Scelba affronta, alla Camera, una seduta drammatica. PCI e PSI, con l'aiuto di « franchi tiratori » democristiani, riescono a far ridurre da 550 a 275 i fondi segreti della Presidenza del Consiglio. Incoraggiati da questo successo, puntano a ridurre gli stanziamenti per la difesa. Si mettono in votazione, a scrutinio segreto, i tre bilanci finanziari, mai per conoscere l'esito passano alcune ore. Si crea una forte tensione+ Si comincia a gridare che il ritardo è dovuto alla sconfitta del Governo. Gli animi si eccitano. Di fronte alle insistenti richieste di chiarif menti, il vice presidente della Camera Leone (Gronchi è ammalato). risponde che « per la verifica di una grave irregolarità riscontrata, è stato necessario riunire l'Ufficio di Presidenza ». Si intensificano urla e proteste. Scoppiano litigi e battibecchi violenti. Tutti i settori sono in forte agitazione. Socialisti e liberali si scambiano insulti. L'on. Delcroix colpisce violentemente in viso, con il moncherino che ha al posto della mano, l'ex ministro Coppa che l'ha offeso. Verso le 22, Leone comunica i risultati: le previsioni per il Bilancio e per il Tesoro sono approvate. Quelle per le Finanze no. Si sono avuti 281 sì e 276 no, ma i votanti sono stati 565. Mancano otto palline decisive. I commessi le trovano per terra, sotto i banchi. Sono 7 contro il1 Governo e una bianca. Incertezza, smarrimento, mormorii prolungati nell'Aula. Le opposizioni sono in ebollizione. Si grida: « È uno scandalo! Vergogna! Dimissioni! ». Pajetta e Laconi scendono nell'emiciclo. Con le braccia tese urlano verso il banco del Governo dove sono i ministri Martino, Tambroni, Campilli e Taviani. Per Togliatti la crisi è ormai aperta. Nenni ironizza con Saragat. « La socialdemo~razia, afferma, adesso sa quale è il suo destino con una maggioranza di questa specie». È un momento estremamente critico per il Governo. Si accende anche un'aspra polemica sul modo con il quale Scelba aveva ottenuto la fiducia alla Camera. Si dice che, dopo il ·discorso di Pajetta, molti democristiani, conquistati dalle sue argomentazioni, si erano assentati dall'aula per non essere costretti a votare la fiducia. Allora Scelba li ha fatti rincorrere ·per i corridoi e, per non farli fuggire, ha fatto chiudere le porte di Montecitorio. Indicativo dello stato di esasperazione degli animi, è quanto accade il 7 maggio, dopo la caduta, nella giungla dell'Indocina, di Dien Bien. Phu. I guerriglieri comunisti- travolgono le ultime difese fran212 Blblioteca Gino Bianco

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