Nord e Sud - anno XX - n. 164-165 - ago.-set. 1973

Giacomo Corna Pellegrini mente provato nei suoi acquisti dal Settentrione per l'aumento dei prezzi industriali interni. « La situazione del Mezzogiorno fu aggravata dal peggioramento del rapporto di scambio tra prodotti agricoli e prodotti industriali provocato dall'innalzamento del livello di protezione della produzione industriale » 84 • Ma la nuova situazione tariffaria riusciva utile per poco tempo anche alle industrie piemontesi e lombarde, perché queste vedevano velocemente sfumare i loro mercati interni, rovinati da una crisi agricola di proporzioni fino ad allora sconosciute. È da dire che il ritorno italiano al protezionismo coincide con una generale tendenza in atto in tutti i Paesi più economicamente progrediti: dalla Germania alla Francia ed alla Russia, le cui tariffe doganali all'importazione si elevano bruscamente tra il 1879 e il 1882. L'accentuarsi generale in Europa di condizioni di concorrenza verso la metà del secolo aveva provocato ovunque fenomeni di concentrazione tecnica (per aumentare la produttività e ridurre i costi) e successivi tentativi di accaparramento dei mercati attraverso la difesa doganale 85 • Dal punto di vista territoriale tutto ciò proponeva per il nostro Paese una tendenza a localizzazioni concentrate quale non si era n1ai precedentemente rivelata necessaria 86 • Il caso della siderurgia è particolarmente significativo e mostra come alla concentrazione tecnico-finanziaria corrisponda direttamente una concentrazione negli impianti « tirrenici » dell'Elba, Piombino 87 , Liguria e Napoli 88 • 84 P. Saraceno, op. cit., p. 704. Vedasi anche, con particolare riguardo alle industrie tessili e siderurgiche, il sovrapporsi di effetti della politica protezionistica <." del processo cumulativo di sviluppo industriale nel Settentrione: C. Vannutelli, Occupazione e salari dal 1861 al 1961, cit., p. 565. 85 L. Cafagna, op. cit., pp. 698. 86 Il processo di concentrazione economico-tecnico e territoriale negli anni '80, anche mediante partecipazione di iniziative imprenditoriali esterne (e sovente straniere), è documentato per il Pinerolese da G. Dematteis, op. cit., pp. 29 ss. 87 P. Innocenti, L'area industriale di Piombino, in « Atti del XIX Congresso Geografico», cit., vol. II, pp. 537 ss. 88 L'influenza dell'evoluzione tecnica nella localizzazione dell'industria siderurgica, tipico esempio di passaggio dai condizionamenti di un minerale « ubicato » alla concentrazione territoriale intorno ai grandi centri urbani utilizzatori, ed in ispecie a quelli portuali, in seguito all'utilizzazione dei rottami quale materia prima in E. Massi, Introduzione alla geografi.a dell'acciaio, in Contributi alla Geografi.a dell'acciaio, Roma 1969, pp. 6 ss. La crescita della siderurgia ligure « come conseguenza delle funzioni di miniera che stava assumendo il porto di Genova non solo nei confronti della Liguria ma anche per le vicine regioni» e i conseguenti efffetti di concentrazione territoriale negli ultimi tre decenni dell'Ottocento, è ricordata da A. Brusa, op. cit., p. 304. Interessante il caso della siderurgia camuna illustrato dalla Simoncelli: « Nell'ultimo ventennio del secolo scorso, nonostante che per la nuova disciplina doganale e per le imponenti costruzioni ferroviarie, l'industria siderurgica italiana attraversi un periodo assai favorevole, quella lombarda, nel quadro nazionale, perde di rilievo per l'accentrarsi della produzione in pochi grossi stabilimenti, tra cui spicca quello di Genova. Nemmeno l'industria 202 BibliotecaGino Bianco·

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