L'area metropolitana e la città di Napoli politici culminati nell'elezione di Lauro a sindaco di Napoli, le cui conseguenze fallimentari la città ha scontato per un quindicennio. e di cui risente ancora in effetti. Il periodo laurino è stato negativo per la città in quanto oltre agli sperperi, diede al proletariato la sensazione che si poteva continuare a vivere di espedienti (rilascio di numerose licenze di commercio, proliferazione dei venditori ambulanti, concessioni di una pletora di punti vendita dì carburante); mentre nulla di concreto fu fatto o fu tentato di fare per incrementare le industrie e rivalutare la funzione terziaria e residenziale della città. Lauro si lasciò trascinare dall'illusione di sempre: distruggere la miseria della città, distruggendo le case in cui essa si annida. Garibaldi dieci giorni dopo il suo arrivo a Napoli emanò un decreto dittatoriale per aprire via Duomo ed erigere un nuovo quartiere a Chiaia. Una ventina di anni più tardi l'epidemia di colera indusse l'amministrazione ad intraprendere le grandi opere di risanamento e di sventramento che alterarono irrimediabilmente il tessuto urbanistico della città. Il colera del 1884 diede origine alla prima legge speciale del 15 gennaio 1885 per il risanamento della città di Napoli: l'esecuzione dei lavori programmati nella legge si trascinò tra liti e corruzioni che portarono alla fine del secolo scorso all'inchiesta Saredo. « Il risanamento edilizio della città ... è stato compiuto nel modo meno utile per il popolo ed ha ·dato luogo a speculazioni non sempre lodevoli» scrisse Nitti nel 1903. « A parte le speculazioni non sempre evitabili in opere del genere, resta il fatto che l'opera fu compiuta davvero nel modo meno utile e non poteva sortire effetto migliore essendosi limitata a risanare gli aspetti esteriori di un male che andava curato alle radici, demolendo vecchie case e bonificando alcuni fondaci, non provvedendo nello stesso tempo ad apprestare i mezzi per evitare che altri bassi ed altri fondaci si ricostruissero altrove. Coloro che vivevano nei vicoli perdettero con la casa i mezzi del loro sostentamento e dovettero ricostituire la loro vecchia economia in altri rioni al!rettanto poveri ed insalubri di quelli distrutti, perché non poterono andare ad abitare nelle nuove case del Vasto e tanto meno del Rettifilo troppo costose per le loro risorse» 16 • Il fenomeno si è ripetuto a distanza di anni per la bonifica di Fuorigrotta e del rione San Giuseppe-nuovo Rione Carità, avviata dal fascismo con la legge del 15 agosto 1925 e portata a termine da Lauro con la legge speciale del 9 aprile 1953. Il comandante Lauro, dunque, continuò una nobile tradizione con 16 Cfr. Isabella F., Vecchie e nuove leggi speciali, in Napoli dopo un secolo, cit., pg. 321 ss. 145 Biblioteca Gino Bianco
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