Nord e Sud - anno XX - n. 160 - aprile 1973

Agricoltura e Mezzogiorno caratteristica di uno stile comunitario al quale siamo ormai adusi. Non è certo, però, altrettanto chiara la prospettiva di azioni che ne deriva e dovremmo respingere, con forza, qualsiasi tentativo che tendesse a riversare sull'agricoltura del Mezzogiorno il costo di accordi economici o politici di interesse del più vasto ambito della Comunità dei Nove. A parte gli effetti di determinati calendari dj importazione, ed a parte le sperimentalità che verrebbero a controllare il gioco delle interferenze ed a correggerle, sembra che non possa non invocarsi, in questo caso, un rigido principio di preferenza applicabile ogni qual volta il prezzo delle provenienze mediterranee, maggiorato dalla tariffa doganale ridotta, scenda al di sotto del prezzo di riferimento italiano. Costi al paese esportante, come maggiorazione di tariffa, o costi al paese importante come accollo su di sé di tale tariffa, il problema non deve interessare l'Italia ed il Mezzogiorno, do endosi classificare come problema politico, dal quale politicamente il nostro Paese deve essere tutelato. È chiara una immediata osservanza di qualità dei nostri prodotti, ma è questo un problema al quale non possiamo certo sottrarci anche nei confronti dei nostri clienti stranieri. Detto questo, e tenuta ben presente questa ultima parte, appare quanto mai più coerente la necessità di una vigorosa ripresa della nostra politica agricola e del sostegno di essa alla vitalità di una agricoltura meridionale, alla quale è legato il destino di tanta popolazione e la conservazione di un ambiente, che la storia e la civiltà hanno consacrato tra i più suggestivi del nostro emjsfero. GIULIO LEONE 111

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==