Nord e Sud - anno XX - n. 159 - marzo 1973

Gaetano Ruello ed Ernesto Sparano il compito di formulare proposte ed esprimere pareri al CIPE, il quale .è previsto che operi in concreto attraverso lo strumento dei progetti speciali 6 • La stessa legge, poi - ed è quello. che più conta ai nostri fini - oltre a stabilire, a favore del Mezzogiorno, particolari riserve di intervento attraverso l'elevazione delle percentuali di investimento da parte delle aziende pubbliche e a partecipazione statale, autorizza ma non impone la costituzione di una « Finanziaria Meridionale » di sviluppo, con un capitale non inferiore a duecento miliardi, e con il compito di partecipare al capitale di rischio delle imprese meridionali anche ai fini della loro ristrutturazione, ed inoltre con la funzione di realizzare iniziative volte al sostegno diretto o indiretto delle imprese, specie piccole e medie (art. 9 legge citata). Nonostante sia trascorso più di un anno dalla promulgazione della legge in parola, la Finanziaria Meridionale non è stata costituita, ma ovviamente ciò non autorizza a ritenere che non vi si _debba mai porre mano. Ed allora, posto che la gestione e il controllo della Finanziaria Meri-- dionale, prevista dalla nuova legge sul Mezzogiorno, debbono comunque essere ricondotti al potere pubblico centrale (nulla importando, ovviamente, che l'ente in parola possa essere costituito anche con l'utilizzazione delle strutture e delle disponibilità patrimoniali delle esistenti società finanziarie « pubbliche » operanti nel o per il Mezzogiorno: vedi, ad esempio, INSUD, FINAM), ci si deve porre il problema ce si sarà compatibilità, sul piano politico ed economico, tra questa finanziaria e le così dette finanziarie regionali di sviluppo, le quali, come vedremo, hanno una diversa giustificazione normativa. Ed ancora, dobbiamo domandarci se saranno sufficienti i duecento miliardi di capitale iniziale, previsti dalle legge per la Finanziaria Meridionale, per risolvere il pro• blema dell'industrializzazione del Mezzogiorno, pensando nello stesso tempo che iniziative del tipo Alfa-Sud sono costate oltre trecento miliardi. Inoltre, se ci fosse compatibilità tra i due tipi di finanziaria, sarà il caso di capire quali interrelazioni si dovranno stabilire dal punto di vista formale ma soprattutto dal punto di vista sostanziale, ossia economico 6 L'inclusione dei progetti speciali nei compiti del CIPE rappresenta certo una grossa novità in tema di «strumentazione» del piano economico nazionale. Essi, infatti, sono veri e propri atti di intervento diretto e immediato nei vari campi e settori, in esecuzione del programma generale, ed hanno per oggetto la realizzazione di grandi infrastrutture, l'utilizzazione e la salvaguardia delle risorse naturali e dell'ambiente, l'attuazione di aree metropolitane o di nuove zone di sviluppo, la realizzazione di iniziative organiche per lo sviluppo di attività economiche negli specifici territori o settori produttivi (art. 2 Legge N. 853). 60

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